Imparare a sviluppare il valore umano che c’è nella finanza e creare un rafforzamento dell’educazione delle nuove generazioni in questo settore. Questi i temi su cui si è dibattuto e riflettuto durante il convegno al liceo scientifico di Palermo Galileo Galilei dal titolo “Donne che contano l’educazione finanziaria: uno strumento per eliminare la disparità di genere”.
Ad aprire il convegno la dirigente scolastica Chiara Di Prima: “I temi dell’economia finanziaria sono importanti per le donne, perché sia l’autonomia che il lavoro, come dice la nostra costituzione, sono le cose che rendono onore alla persona. Più c’è una consapevolezza finanziaria nelle nostre scuole maggiore è la possibilità di possedere degli strumenti di libertà. Essa è un principio fondante sia della nostra costituzione che del nostro essere”.
A dare il via ai lavori del convegno è stata Stefania Macaluso, responsabile dell’Ufficio diocesano pastorale per la scuola e presidente dell’Associazione rose bianche: “Incontri come questi sono per voi ragazzi una occasione per imparare e sviluppare l’idea che l’educazione finanziaria possa essere uno strumento per eliminare la disparità di genere. È necessario comprendere il valore umano della finanza visto non come strumento di speculazione, ma come occasione per umanizzare questa materia”.
A spiegare ai ragazzi i fondamenti dell’educazione finanziaria e lo sviluppo del microcredito è stata Elisabetta Righini, docente dell’Università degli studi di Urbino. “L’educazione finanziaria ha tre momenti: l’informazione, cioè dare delle nozioni su cosa sia un mutuo, un interesse; l’istruzione delle persone su come fare investimenti e come sapere gestire il denaro. E infine un supporto oggettivo, indicando a chi ne ha bisogno i servizi che possono offrire le banche. La legge sui capitali introduce l’obbligo dell’educazione finanziaria all’interno dell’educazione civica. L’educazione finanziaria può essere veicolata anche attraverso l’arte. Grazie al contributo artistico del soprano Felicia Bongiovanni abbiamo scritto un’opera che veicola i concetti del microcredito e che veicola l’idea di dare un supporto finanziario alle persone più deboli. Il divario economico di genere, Global Gender Gap Report, sottolinea che su 146 Paesi nel mondo l’Italia si trova al settantanovesimo posto. In media in Italia una donna guadagna il 30% in meno di un uomo e spende 11% in meno. Le donne lavorano meno giorni l’anno perché hanno contratti part time e percepiscono meno risorse, anche se hanno lo stesso tipo di contratto degli uomini. La violenza economica colpisce il 25% delle donne, una su quattro in Europa e questo è un abuso meno conosciuto. Così spesso le donne affidano completamente al loro compagno le loro finanze, creando così una sudditanza. Le donne più fragili sono quelle più giovani e quelle più anziane over 65. La violenza economica precede gli altri tipi di violenza in una escalation che può arrivare fino a quella fisica. Il premio Nobel per la Pace Mohamed Yunus ha sdoganato il microcredito, cioè un piccolo prestito dato a persone che non avrebbero accesso ai prestiti bancari”.
Prima della esibizione dell’aria “Sono con voi” dall’opera “I dimenticati”, il soprano Felicia Bongiovanni ha sottolineato che “Noi abbiamo portato la musica all’interno del mondo universitario, ma soprattutto economico finanziario. Portiamo la musica anche nei supermercati già da trent’anni. Nell’opera i Dimenticati io ho il ruolo della ‘Guerriera’ che ha vissuto in primis le vessazioni e che va incontro i poveri e spiega loro cos’è il microcredito. Io sono la portavoce di una speranza per i poveri che possono avviare un’attività finanziaria”.