Ferragni: “Nelle Marche di FdI è impossibile abortire”. La Regione Marche s’infuria, e spiega perché è una “fake news”

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Il Guardian, quotidiano inglese, ha riporato la testimonianza di una ragazza marchigiana che affermava di aver trovato nella sua regione porte chiuse per poter interrompere la gravidanza. Tanto da esser ricorsa ad una associazione privata per riuscirci accedendo poi in un ospedale pubblico. L’articolo è piaciuto all’influencer Chiara Ferragni che lo ha rilanciato ieri, scrivendo sui social che “nelle Marche governate da FdI è impossibile abortire”. Avvertendo che potrebbe diventare una “politica nazionale. E che, quindi è tempo di agire”. Un intervento che è stato ripreso e applaudito dal sindaco Pd di Pesaro Matteo Ricci e dalla parlamentare dem Alessia Morani.

L’ASSESSORE: “MI SEMBRA DI SOGNARE”

L’assessore regionale alla famiglia e alla sanità Filippo Saltamartini, della Lega, è intervenuto subito dicendo: “Mi sembra di sognare. Sto leggendo cose incredibili, fake news mai viste prima. Il 92% delle strutture sanitarie pubbliche marchigiane pratica l’aborto contro una media nazionale che è del 62%. Il diritto all’interruzione di gravidanza previsto dalla legge 19478 non è minimamente messo in discussione. Quello che fa la giunta di centrodestra delle Marche è aiutare le donne che intendono abortire per motivi economici. Abbiamo stanziamo un milione di euro per farle cambiare idea pagandolo loro affitto, bollette e dando un aiuto vero per tenere il bambino. Sicuramente abbiamo fatto nascere più bambini. Questo non significa impedire l’aborto, chi intende farlo qui non trova difficoltà. Io penso che anche in quelle prime settimane ci sia vita ma la legge è legge e non si tocca. Chi dice il contrario non sa di cosa parla”.

LE CIFRE DELLA REGIONE

Certamente non può essere sufficiente la testimonianza di una ragazza per dire che le Marche sono un recinto fascista dove le leggi dello Stato vengono ignorate per volere della giunta di centrodestra guidata da Francesco Acquaroli di Fdi. Le statistiche regionali dicono: “Nel primo trimestre 2022, nella Regione Marche, sono stati effettuati 210 aborti di cui 16 con metodica farmacologica. Nel 2021 sono state effettuate 1052 interruzioni di gravidanza di cui 162 con metodica farmacologica, mentre nel 2020 le interruzioni di gravidanza sono state 1355 di cui 141 farmacologiche”.