Palermo, il mercato delle pulci sta cadendo a pezzi: perché tenerlo così?

Uno spazio che andrebbe sistemato, dandogli decoro e sicurezza, aumentando anche l'interesse dei turisti che oggi difficilmente si avvicinano a quelle strutture pericolanti e fatiscenti

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Palermo, Mercato delle Pulci
Palermo, Mercato delle Pulci

Circa un anno fa un albero cadde su una delle baracche in lamiera, distruggendo il tetto e rendendo la costruzione pericolante e pericolosa. Da allora è ancora lì, immobile nel suo degrado. Un mercato, quello delle Pulci di Palermo, nato nel 1949 da un’idea di alcuni rigattieri che pensarono di vendere, così come avviene in altre città, soprattutto francesi, mobili, soprammobili e oggettistica varia di seconda mano, perlopiù raccattati nei palazzi dei nobili dell’epoca.

Palermo, Mercato delle Pulci
Palermo, Mercato delle Pulci

Da allora il mercato è ancora lì, a due passi da piazza Indipendenza, dai palazzi della Regione, da Porta Nuova, dalla Cattedrale e dal mercato storico del Capo. La maggior parte del Mercato delle Pulci è retto su un ammasso di pannelli di lamiera, parecchi dei quali arrugginiti, su pezzi di legno e altro materiale riciclato. Caduta alberi e rami a parte, non è un gran bel vedere, a due passi dalla zona turistica della città. Da quando poi il fiume sotterraneo è straripato, facendo collassare parte della via Papireto, gli antiquari hanno diminuito notevolmente i già scarsi affari che facevano. Un vero peccato. Per loro ma anche per la città.

Palermo, Mercato delle Pulci
Palermo, Mercato delle Pulci

La domanda è sempre la stessa che ci siamo fatti quando abbiamo scritto dell’ex Chimica Arenella e della Fiera del Mediterraneo: perché invece di lasciare il tutto al degrado e all’incuria, non viene avviato un progetto di ripristino dell’area, dando una mano alle storiche famiglie di rigattieri che ancora resistono a portare avanti la tradizione proseguendo il lavoro di padri, nonni e avi? Via le lamiere e posto a casette di legno prefabbricate, per esempio. Con una spesa non eccessiva si andrebbe a rivalutare il mercato, dandogli decoro e sicurezza, aumentando anche l’interesse dei turisti che oggi difficilmente si avvicinano a quelle strutture pericolanti e fatiscenti.

L’alternativa, anche se sarebbe un dispiacere per chi ama questa città ed è legato alle tradizioni, è lo smantellamento, magari con un trasferimento in altra struttura (fiera?). Perché non è accettabile che tali strutture precarie e instabili possano ancora essere mantenute, in un capoluogo che punta ad essere città europea e perla culturale e artistica del mediterraneo.

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Michele Sardo
E' iscritto all'ordine dei giornalisti di Sicilia dal 2008. Ha iniziato la sua carriera professionale in radio, svolgendo l'attività di giornalista come speaker di radiogiornali e trasmissioni di intrattenimento e sportive. Dal 2010 ha iniziato collaborazioni con diverse televisioni locali, tra cui Tgs, Tele One, Cts, Tele Sud. Nel 2011 ha ideato e condotto il programma sportivo "Sotto la Curva" e nel 2012 è stato opinionista, fino al 2017, del format televisivo Rotocalcio. E' stato conduttore del Notiziario di Sicilia e caporedattore, dal 2017 al 2018, del giornale online Forza Palermo. Numerose anche le collaborazioni freelance: le più importanti con il Giornale di Sicilia, cartaceo e online, Tgs e Ultima Tv. Dal 2019 al 2022 è stato Direttore Responsabile di Rosanero Live e dal 2021 al 2022 anche di Palermo Live.