sabato, 5 Luglio 2025
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“MetaForme – Incontro con Alberto Criscione” celebra la scultura contemporanea attraverso un’esperienza performativa

Secondo appuntamento della rassegna estiva del “Centro d’arte Raffaello” con Alberto Criscione

Secondo appuntamento della rassegna estiva del “Centro d’arte Raffaello” curata dal critico d’arte Massimiliano Reggiani all’Antica Tonnara Bordonaro.
Dopo il successo del primo incontro con Claudio Cangialosi, che ha unito danza e pittura in una serata di intensa partecipazione, giovedì 3 luglio è la volta di “MetaForme – Incontro con Alberto Criscione”, un evento che celebra la scultura contemporanea attraverso un’esperienza performativa.
Protagonista della serata, il linguaggio plastico della scultura, attraverso l’interpretazione di uno dei suoi esponenti più innovativi e sensibili.
Alberto Criscione, nato a Ragusa, classe 1981, è cresciuto nella bottega del padre Giuseppe, plasmando argilla.
La sua ispirazione nasce da un microcosmo interiore, influenzato ovviamente dal macrocosmo esteriore: la combinazione dei due mondi genera sentimenti a volte contrastanti, in cui l’artista cerca di trovare l’armonia, nel tentativo di scardinare l’illusione della dualità tra astratto e figurativo.
Nel suo percorso si intravede ancora il bisogno di trascendenza, nato negli anni dell’apprendistato, ma con nuovi linguaggi e connotazioni, spesso conditi di humor-noir.
Alberto Criscione è alla ricerca di una spiritualità nell’arte: una via ben consolidata, una fonte da cui trarre nuove visioni.
La ricerca estetica dell’artista si fonda incessantemente sulla qualità dell’opera, cercando comunque di lasciare spazio alla materialità e agli effetti che la natura può apportare nella fase della lavorazione.
L’ impulso all’interazione con la materia è diventato un elemento distintivo nella sua opera, tanto da emergere quasi più della lavorazione sull’anatomia.
I suoi personaggi hanno ancora dei tratti che riportano ai canoni ellenistici, eppure la loro deframmentazione fa pensare a una mutazione in atto, come un bisogno di abbandonare la corporalità per approdare a ciò che è intangibile, a ciò che si può solo percepire.

IL PROGRAMMA

La serata all’Antica Tonnara Bordonaro, che sorge al civico 9 dell’omonima piazza nella borgata costiera palermitana di Vergine Maria, si aprirà alle 19:00 con un’intervista all’artista condotta dalla giornalista Marianna La Barbera, seguita dalla presentazione critica del curatore della rassegna, Massimiliano Reggiani.
L’evento culminerà con una performance dal vivo durante cui Alberto Criscione realizzerà una scultura sotto gli occhi del pubblico, dando forma alla materia in tempo reale.
Le conclusioni saranno affidate alla dottoressa Sabrina Di Gesaro, direttore artistico del “Centro d’arte Raffaello”.
Nell’occasione, verranno esposte sette opere inedite dello scultore siciliano, realizzate appositamente per l’evento e pensate per dialogare con l’identità storica e visiva della Tonnara, in un gioco di corrispondenze tra corpo, spazio e tempo.
L’ingresso è libero.
“Siamo entusiasti – afferma Sabrina Di Gesaro – di proporre un nuovo appuntamento che unisce il rigore della ricerca artistica alla vitalità dell’incontro dal vivo”.
“Dopo la pittura e la danza, questa volta è la scultura a farsi linguaggio e protagonista – aggiunge –  in un evento che vuole essere un’occasione autentica di partecipazione, confronto e scoperta per il pubblico palermitano, per i collezionisti e per tutti gli appassionati d’arte contemporanea”.
“La nostra missione  – sottolinea – resta quella di valorizzare le voci più interessanti del panorama artistico nazionale e di costruire momenti di connessione vera tra arte e territorio”.
Durante la serata, la galleria palermitana presenterà il progetto “MetaForme” di Alberto Criscione: sette sculture inedite, espressione della ricerca dell’artista verso un nuovo equilibrio tra figurazione classica e tensione astratta.
“Le opere – spiega la dottoressa Sabrina Di Gesaro – sono dense di richiami simbolici e spirituali: la trasformazione delle forme, e anche delle materie, è il focus dell’inedita produzione artistica che si ispira alla classicità ma ne trascende le regole”.
“È aspirazione, movimento, tensione verso una ricerca di Assoluto – conclude – che contraddistingue l’uomo odierno, un anelito incessante che scorre nei secoli, un’inclinazione dello spirito”.

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