giovedì, 3 Luglio 2025
Il Quotidiano di Palermo - Testata telematica registrata al Tribunale di Palermo n.7/2025 Direttore responsabile: Michele Sardo

In un comunicato durissimo, il sindacato torna a denunciare una situazione definita “ormai scandalosa”

Divise assenti e lavanderia a rischio contaminazioni: Snals Confsal attacca Azienda Sanitaria

“Incoerente, grottesco, persino schizofrenico”. Così il sindacato SNALS Confsal Università definisce l’ultima circolare sul “dress code” emanata dalla Direzione Strategica dell’Azienda Sanitaria, accusata di voler imporre regole di decoro e professionalità senza fornire ai lavoratori gli strumenti basilari per rispettarle: le divise e un servizio lavanderia adeguato.

In un comunicato durissimo, il sindacato torna a denunciare una situazione definita “ormai scandalosa”, già segnalata per iscritto con due note ufficiali, datate 4 aprile e 7 maggio 2025. In quelle occasioni, la sigla aveva evidenziato la persistente mancanza di fornitura di divise al personale sanitario, costretto a provvedere autonomamente al proprio vestiario, in violazione delle norme su igiene, sicurezza e riconoscibilità del personale. Non meno grave, la condizione del servizio di lavanderia, giudicato del tutto inadeguato e privo dei necessari standard di tracciabilità e funzionalità, con rischi potenziali per lavoratori, pazienti e perfino i familiari degli operatori.

Alla richiesta sindacale aveva fatto seguito una risposta dell’Amministrazione, che aveva attribuito il ritardo a esigenze di “razionalizzazione della spesa” e garantito che fossero in corso valutazioni per l’acquisto delle divise o per l’attivazione di un servizio esterno di lavanolo. Quanto alla lavanderia, si era parlato di un nuovo servizio attivo da aprile 2024. Ma, sottolinea oggi SNALS, “nessuna delle criticità risulta effettivamente sanata”: le divise continuano a mancare e il sistema lavanderia non sarebbe in grado di coprire tutte le unità operative in modo efficiente e sicuro.

In questo contesto di “disattenzione e ritardi”, definito “paradossale”, arriva la circolare prot. n. 38556 del 23 giugno scorso, che stabilisce nuove linee guida sul dress code aziendale. Una scelta che SNALS Confsal contesta, perché impone standard di pulizia, ordine e professionalità a lavoratori a cui l’Azienda nega le condizioni minime per essere in regola.

Particolarmente anomala, secondo il sindacato, anche la forma del provvedimento: la circolare, infatti, non sarebbe stata firmata dal Direttore Amministrativo.

“La Direzione Strategica pretende rigore formale e conformità estetica, ma omette di garantire i mezzi per farlo. È un approccio schizofrenico. La mancata convocazione costituisce una condotta antisindacale. La Direttrice generale predica bene, ma razzola male”.

Le richieste del sindacato sono chiare: Fornitura immediata delle divise a tutto il personale sanitario e assistenziale, con un congruo numero di ricambi per prevenire rischi clinici; Piena attivazione di un servizio di lavanderia tracciato, efficace e realmente operativo; Applicazione coerente delle norme sul decoro, ma solo dopo aver messo i lavoratori in condizione di rispettarle.

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