Quella che dovrebbe essere una celebrazione religiosa si è trasformata, ancora una volta, in una interminabile giornata di devastazione e violenza. La festa di San Giuseppe, che in teoria dovrebbe onorare il Santo con momenti di raccoglimento e tradizione, è ormai solo un pretesto per devastare la città, distruggere il bene pubblico e scendere in guerra con chi ogni giorno cerca di mantenere con coraggio ordine, sicurezza e civiltà.
Una guerriglia urbana col pretesto della tradizione
Palermo ha vissuto un’altra giornata di follia: bande di ragazzini – e adulti poco cresciuti – hanno dato fuoco a qualsiasi cosa trovassero sulla loro strada. Non si tratta più di semplici “vampe”, ma di veri e propri atti di vandalismo e criminalità. Macchine incendiate, camion dati alle fiamme, sassaiole contro i vigili del fuoco e polizia. In alcune zone, i delinquenti si sono addirittura organizzati per attaccare gli operatori della RAP che stavano tentando di ripulire la città dai roghi. Un operaio è rimasto ferito.

Emblematico quanto accaduto a Borgo Vecchio, dove è stato rubato un veicolo e incendiato in un campetto da calcio, trasformando un luogo di sport in un palcoscenico di distruzione. In corso dei Mille, a Brancaccio, in viale dei Picciotti, in via Amedeo d’Aosta, allo Sperone, il copione si è ripetuto: fiamme, bottiglie e pietre lanciate contro le forze dell’ordine. Nei pressi del Ponte Ammiraglio un camion di una ditta di mobili è stato incendiato solo per smania di distruzione.

Nonostante l’imponente spiegamento di forze – polizia, carabinieri, guardia di finanza, municipale e vigili del fuoco – Palermo è stata messa a ferro e fuoco. Elicotteri hanno sorvolato la città per individuare gli accatastamenti abusivi, ma le operazioni di bonifica sono state ostacolate da gruppi di facinorosi, pronti a tutto pur di difendere il loro diritto alla devastazione.
Uno dei casi più gravi si è verificato vicino all’ospedale Civico: un enorme quantitativo di legna e suppellettili era stato nascosto in un edificio abbandonato, pronto per alimentare le fiamme. Quando le autorità sono intervenute per rimuoverlo, la risposta è stata immediata: nuovi incendi e nuove aggressioni.
Vampe abusive anche alla Kalsa, alla Guadagna, in zona Oreto, con decine di cassonetti messi al centro della strada e dati alle fiamme. Hanno bruciato plastica, gomma, materiali pericolosi ed inquinanti. Per le strade paura, fumo nero, elicotteri che giravano nel cielo grigio per le combustioni, con auto di gente che tornava a casa costrette a fare lo slalom tra cassonetti in fiamme o fumanti e delinquenti che facevano a botte con la polizia.
Adesso, come ogni anno, non resta che contare i danni di questa follia collettiva, di questa gratuita violenza, di questa preoccupante anarchia e di questo desolante degrado, in una città che per un’intera giornata è stata tenuta sotto scacco, insieme alle forze dell’ordine, distratte da questi “quattro balordi” prepotenti che hanno sfogato le proprie frustrazioni represse e già segnato in rosso sul calendario il prossimo San Giuseppe.
La nota dei vigili del fuoco
“A partire dal pomeriggio di ieri, sono stati più di 30 gli interventi che hanno impegnato il personale dei VVF in molte parti della città per gli incendi legati alle “vampe”. Si segnalano inoltre danni a 4 mezzi causati dalle sassaiole, nessun vigile del fuoco è rimasto ferito”.