Pesce d’aprile! Chiunque abbia assistito a Pisa – Palermo 4 a 3 sappia che è stato uno scherzone ordito da quei mattacchioni della tv satellitare che hanno inscenato una finta partita per i tifosi rosanero seduti sul divano di casa. Scherzo riuscito a metà perché, in effetti, il Palermo di questa partita irreale è preciso preciso preciso a quello delle sessantotto precedenti partite della gestione Corini.
Un copione già visto in casa Palermo. Prima metà del primo tempo regalata agli avversari, vantaggio (anzi, doppio vantaggio) che arriva da nulla, squadra che si scioglie come una cassata al sole al rientro dal sottopassaggio per disputare la seconda frazione e Pigliacelli che – tra una parata e l’altra – deve curare una fastidiosissima lombosciataglia causata dal raccogliere uno, due, tre, quattro palloni dalla rete rosanero. Piccolo suggerimento per la società Palermo: essendo a Pisa, si potrebbe optare per un miniritiro a Piazza dei Miracoli. Sì, perché solo un miracolo può invertire il trend di questa squadra.
LE PAGELLE
Pigliacelli 5,5. Compie qualche buon intervento e da buon centroportiere metodista innesca più volte le (rare) azioni rosanero. Ma un portiere che becca quattro reti non può essere esente da colpe e negli ultimi due gol pisani ha la reattività di quei simpatici orsetti di pelouche a batteria.
Diakitè 4. Sembra l’amico che all’arrustuta di Pasquetta neanche a mezzogiorno si è calato due casse di birra dell’hard discount. Appesantito ed immobile resta incollato sulla sua mattonella di competenza con il dinamismo di una cassapanca dell’800.
Nedelcearu 5. Benissimo fin quando il Pisa non attacca. Poi diventa utile come un telecomando nel freezer.
Ceccaroni 4,5. Identico rendimento del compagno di reparto. Mezzo punto in meno perché, se del rumeno conoscevamo pregi (pochi) e difetti (tanti), il Cecca avrebbe dovuto fornire (e non l’ha fatto) robustezza ad un reparto solido come un panetto di burro nel forno acceso di una pizzeria.
Lund 6. Per il Pendo-Lund, venti minuti di scorribande offensive condite da un gran gol nel mezzo di un totale ed assoluto vuoto pneumatico.
Coulibaly s.v. Un gigante di cartapesta
Dal 19° Vasic 5. Non c’è mai il suo piede da sottopunta nella fase di maggior spinta rosanero. Nell’occasione del primo gol pisano lascia a D’Alessandro il tempo di una stecca di stigghiola, tre alette di pollo e due puntine di maiale. Così, tanto per togliersi il sapore.
Gomes 5. Uomo d’ordine della mediana rosanero, trova un un lancio strabiliante per Di Francesco. Resta, però, debole in tanti fondamentali. È lui, per esempio, a perdersi Bonfanti nell’occasione del 2 a 2 nerazzurro. Prende due gialli in due occasioni in cui è più ingenuo di Bambi che accetta un invito a pranzo da un branco di lupi.
Segre 5,5. Tanto movimento a tamponare un po’ qui e un po’ lì, ma il Dottore ammirato quando aveva libertà di movimento è un’altra cosa. Segre-gato.
Di Mariano 5. Attacc… Centroc… Difensore aggiunto del verbo coriniano. Non si hanno notizie di sue iniziative nella metà campo pisana.
Dal 83º Graves s.v.
Di Francesco 6,5. Quando il Palermo va avanti lui c’è sempre. Realizza un gol di una bellezza devastante negatogli solo dalla scimunitaggine delle regole di un calcio moderno che fa vomitare.
Dal 73° Aurelio s.v.
Brunori 7,5. Sarà il periodo, ma per tutto il match canta e porta la croce. Gol su punizione, assist per Lund, assist per Vasic da cui scaturisce il penalty che poi manderà in rete. Tutto questo senza avere mai palloni giocabili. Mago.
Dal 82º Soleri s.v.
Corini 3. Senza volere scendere nei dettagli di una ennesima partita horror (giocata solo per venti minuti su novanta), qualsiasi allenatore – dalla serie A alla terza categoria – dopo quattro sconfitte su cinque gare (e che sconfitte!) verrebbe esonerato, come si fa a Monopoly, senza passare dal via. Per lui no, questa regola non vale. Perché il Palermo ha uno stile british. They are in the “percorso”. They are looking for the “consolidamento”. Di questo passo non mangeremo più stigghiola ma “guts”, non diremo più pasta o fuinnu ma un più lord “baked pasta”. E allora Happy Easter mister Genius.