La Regione Siciliana mette un punto fermo sulla questione dell’accesso libero alle spiagge: con una nuova circolare firmata dall’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Giuseppa Savarino, viene vietata in tutta l’isola l’installazione di staccionate fisse lungo la battigia e di tornelli o altri dispositivi che possano limitarne l’accesso. Una decisione che, nelle intenzioni del governo regionale, mira a garantire la piena fruibilità del litorale come bene pubblico, eliminando ogni ostacolo fisso che possa ostacolare il transito delle persone o alterare il naturale rapporto con il mare.
Il documento, indirizzato ai dirigenti generali e alle strutture territoriali ambientali, stabilisce che la battigia è un’area di uso pubblico, liberamente accessibile e gratuita per chiunque. Le norme in vigore impongono che non vi siano barriere permanenti, e la circolare ribadisce che eventuali delimitazioni potranno essere autorizzate solo se mobili e facilmente amovibili, come corde o cime, così da potersi adattare alle variazioni della marea. Oltre al divieto di nuove autorizzazioni per staccionate fisse, viene sancito il divieto di tornelli e dispositivi simili, mentre i dirigenti competenti dovranno valutare anche la revoca delle autorizzazioni già concesse laddove risultino incompatibili con la normativa.

La decisione dell’assessore Savarino è stata accolta con entusiasmo dal deputato dell’Assemblea Regionale Siciliana, Ismaele La Vardera, che sui social ha parlato di “giornata storica” per la Sicilia. “Sono emozionato, felice, ma soprattutto consapevole che oggi scriviamo un pezzo di storia – ha dichiarato –. Il metodo La Vardera, tra denunce social e attività parlamentare, si dimostra vincente. Non si tratta solo di una vittoria per Mondello, ma per tutti i siciliani, perché avrà effetti in tutta la regione”.
La decisione dell’assessore arriva dopo un suo ordine del giorno presentato durante la finanziaria. La Vardera sottolinea il sostegno ricevuto da Marianna Caronia, Salvatore Schillaci e Antonello Cracolici: “Bisogna essere onesti intellettualmente e ringraziare l’assessore Savarino per il coraggio e la forza di volontà, e i deputati che hanno firmato subito la mia proposta. Siamo la prima regione d’Italia ad adottare un provvedimento di questo tipo, un avamposto di giustizia e legalità. Le battaglie condotte in queste settimane oggi raggiungono l’obiettivo”.
Con un’ultima stoccata, La Vardera si è rivolto direttamente all’azienda che gestisce gran parte del litorale di Mondello, coinvolto nelle polemiche delle scorse settimane: “Adesso Italo Belga, smontate i tornelli”.