L’Azienda Ospedaliera “Ospedali Riuniti Villa Sofia – Cervello” di Palermo ha avviato i lavori di ristrutturazione del reparto di Pediatria, situato al primo piano dell’ala est dell’edificio “A” del Presidio Ospedaliero “Vincenzo Cervello”. Questo progetto rientra nell’ambito dei “Lavori di pronto intervento e di ristrutturazione edile dei padiglioni e delle aree esterne di proprietà dell’azienda palermitana”, come previsto nel piano degli investimenti per l’esercizio 2022.
L’ingegnere Vincenzo Nicastri, direttore del servizio tecnico dell’Azienda Ospedaliera, ha spiegato che il progetto è in linea con il Decreto Assessoriale 890/2002 e prevede la creazione di nuovi spazi per bambini e famiglie, nonché l’adeguamento di quelli esistenti per rispondere alle nuove esigenze. L’obiettivo principale è rendere l’ospedale non solo un luogo di cura ma anche un ambiente in cui la conoscenza possa essere diffusa, contribuendo a rendere meno traumatica la permanenza dei ragazzi in ospedale.
Questo progetto si allinea con le direttive del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, che promuovono servizi scolastici come “La scuola in ospedale”, mirati a valorizzare le potenzialità dei pazienti ricoverati, aiutandoli a mantenere la motivazione nell’apprendimento e trasformando l’esperienza del ricovero in un’opportunità di crescita pedagogica.
“La ratio – commenta Walter Messina (nella foto) commissario straordinario dell’azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Villa Sofia – Cervello di Palermo – è quella di realizzare degli spazi per offrire ai pazienti che sono costretti temporaneamente a sospendere la frequenza scolastica, un luogo che favorisca comunque l’apprendimento, in modo da contrastare l’abbandono scolastico dovuto alla malattia e all’ospedalizzazione. L’intento, però, è anche quello di privilegiare la tutela globale dei ragazzi ospedalizzati, affinché siano presi in carico oltre che come pazienti, o alunni, come persone nella loro complessità, realizzando al contempo l’umanizzazione delle cure. Tenuto conto, altresì, che poiché la collaborazione ed il coinvolgimento delle famiglie è ritenuto di fondamentale importanza, affinché i ragazzi non avvertano, durante la degenza, un’ interruzione traumatica degli elementi di normalità che caratterizzano la loro quotidianità, abbiamo previsto, in prossimità delle stanze di degenza, anche la realizzazione di un’area ad hoc per l’accoglienza dei familiari, al fine di preservare il diritto di ogni bambino alla vicinanza dei propri genitori o di altri affetti in ogni momento della giornata”.