Topolino parla catanese: un fumetto di Zio Paperone in dialetto siciliano

Il numero 3608 del fumetto Disney tradotto in dialetto siciliano catanese per celebrare la Giornata Nazionale del Dialetto

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Topolino in versione “dialetto catanese”. In occasione della Giornata Nazionale del Dialetto e delle Lingue Locali, che si celebra il 17 gennaio, il celebre fumetto Disney celebra la ricchezza linguistica italiana con un’iniziativa mai vista prima. Il numero 3608, disponibile dal 15 gennaio, presenta la storia Zio Paperone e il PdP 6000 tradotta in quattro dialetti, tra cui il siciliano catanese.

Un omaggio straordinario alla Sicilia e alla sua tradizione linguistica, che vede protagonisti i personaggi Disney immersi nel suono e nell’espressività unica del dialetto catanese. Questa versione, distribuita esclusivamente nelle edicole siciliane, vuole valorizzare l’identità culturale dell’isola, rendendo Topolino ancora più vicino al cuore dei suoi lettori.

Il progetto è stato reso possibile grazie alla collaborazione del professor Riccardo Regis, esperto di dialettologia italiana dell’Università di Torino, che ha coordinato un team di linguisti per adattare fedelmente i dialoghi. Per il catanese, sono stati scelti termini, espressioni e sfumature che catturano la vivacità e l’ironia tipiche del dialetto etneo, regalando un’esperienza unica ai lettori siciliani.

La storia Zio Paperone e il PdP 6000, scritta da Niccolò Testi e illustrata da Alessandro Perina, diventa così un ponte tra la tradizione Disney e il patrimonio linguistico locale. E per celebrare l’evento, la cover del numero 3608, realizzata da Andrea Freccero, si tinge di tricolore, a simboleggiare l’unità nelle diversità linguistiche del nostro Paese.

Per chi non volesse perdere questa edizione speciale, le copie in catanese saranno disponibili nelle edicole della Sicilia. Inoltre, per i collezionisti o i lettori fuori regione, sarà possibile acquistare tutte le versioni in fumetteria, su Panini.it o tramite il servizio Primaedicola.it, fino a esaurimento scorte.

La copertina