Si è spento nel tardo pomeriggio a Roma Alvaro Vitali, attore e comico diventato volto simbolo della commedia sexy all’italiana. Aveva 75 anni. Nato il 3 febbraio 1950, Vitali era stato ricoverato due settimane fa per una broncopolmonite recidiva, una condizione che lo aveva già colpito a febbraio. A comunicarlo nei giorni scorsi era stata l’ex moglie, Stefania Corona, che oggi – solo poche ore prima del decesso – era intervenuta in diretta su Rai1, ospite del programma La volta buona condotto da Caterina Balivo.
Amatissimo dal grande pubblico per il personaggio di Pierino, interpretato in una fortunata serie di film tra la fine degli anni ’70 e gli anni ’80, Alvaro Vitali era diventato un’icona popolare. Il suo volto, la sua risata inconfondibile e la sua fisicità comica hanno segnato un’epoca del cinema italiano, fatta di leggerezza, battute irriverenti e situazioni paradossali.
Ma Vitali aveva lavorato anche con registi come Federico Fellini, che lo volle in Satyricon e Roma, prima che il successo commerciale lo portasse a specializzarsi nella commedia erotica all’italiana.
Il ricovero e la scelta di lasciare l’ospedale
Secondo quanto raccontato dalla stessa Corona, Vitali era stato ricoverato due settimane fa in una clinica romana, in seguito a una ricaduta polmonare. Nonostante le rassicurazioni iniziali, le sue condizioni si sono progressivamente aggravate. Proprio oggi, in un gesto tanto improvviso quanto drammatico, l’attore aveva deciso di firmare le dimissioni contro il parere dei medici.
“È stato due settimane in ospedale, poi stamattina ha firmato le dimissioni – ha raccontato l’ex moglie ai microfoni Rai –. La dottoressa gli aveva detto di stare un po’ di più. Io ci sarò, gli ho detto. Le sue parole sono state ‘grazie’. Lo si fa per un amico, per il tuo ex marito”. Poche ore dopo quell’intervista in diretta, la notizia della morte. A colpire sono le tempistiche: nessuno, nemmeno chi gli era vicino, sembrava aspettarsi un esito tanto rapido e drammatico della patologia.