Ha sentito lamenti in una cella vicina alla sua e ha tentato un esorcismo nei confronti di un altro detenuto. Per questa ragione Giovanni Barreca, indagato insieme a sua figlia, a Massimo Carandente e a Sabrina Fina della strage di Altavilla Milicia, ha dovuto lasciare il carcere Pagliarelli di Palermo. La polizia penitenziaria lo ha trasferito nella casa circondariale di Enna venerdì scorso per proteggerlo, in quanto il suo gesto avrebbe acuito il risentimento nei suoi confronti di qualche altro detenuto della sua sezione.
Se ha partecipato attivamente o passivamente agli omicidi della moglie Antonella Salamone e dei figli Kevin ed Emanuel, lo accerteranno le indagini, ma intanto Barreca sembra non essere uscito dal suo delirio mistico e continuerebbe a vedere il demonio anche in carcere.