martedì, 18 Marzo 2025

Secondo la donna, l'avvocato del presunto assassino del figlio starebbe ricostruendo delle falsità. L'ordine forense solidale con il collega Bartolomeo Parrino

Partinico, mamma di Bacchi contro il legale del presunto assassino: “Vergogna”

“Vergogna Parrino, vergogna”. A pronunciare queste parole, davanti alla piazza di Partinico gremita il 19 gennaio è Daniela Vicari, madre di Francesco Bacchi, il ventenne 20enne morto la notte del 13 gennaio davanti alla discoteca Medusa di Balestrate dopo essere stato colpito con un pugno e con calci dal coetaneo Andrea Cangemi. Parrino, Bartolomeo, è l’avvocato del presunto assassino. Secondo la donna il legale starebbe ricostruendo delle falsità per dimostrare che il figlio avrebbe aggredito per primo.

In merito a queste parole, il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Palermo ha espresso solidarietà all’avvocato Bartolomeo Parrino. L’Ordine forense, «senza entrare nel merito dello svolgimento delle indagini e delle responsabilità penali che verranno accertate, pur comprendendo il dolore di una madre per la prematura e violenta scomparsa del figlio», stigmatizza la «pesante aggressione verbale nei confronti dell’avvocato Parrino». L’Ordine «respinge e condanna tutte le forme di intimidazione nei confronti del ministero difensivo di ogni avvocato» e si rammarica del fatto che «le autorità presenti alla manifestazione» non abbiano preso le distanze.

“Mio figlio si è avvicinato perché li conosceva e non poteva pensare di essere ucciso – ha urlato Daniela Vicari durante la fiaccolata -. Conosceva tutti e si è avvicinato per sedare la lite e non poteva credere che un ragazzo di Partinico lo avrebbe ucciso. Ho avuto anche malattie in famiglia e le ho accettate, ma questa no. Mio figlio – ha proseguito – è stato ucciso e questo dolore non lo posso accettare. L’ho cresciuto con sani valori, Francesco era un bravo ragazzo, era buono e si è intromesso per aiutare un amico ed è stato ucciso”. E poi l’attacco a Bartolomeo Parrino: “Vergogna, anche per coloro che hanno solo guardato perché anche loro sono colpevoli e per chi sta ricostruendo quella terribile notte dicendo che mio figlio avrebbe aggredito per prima”.

Sul palco c’erano i genitori di tante giovani vittime della violenza: Loredana Zerbo, mamma di Paolo La Rosa, Rosalia Colombo, mamma di Vincenzo Trovato, e Graziella Accetta, mamma di Claudio Domino.

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