venerdì, 1 Agosto 2025
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Lo sfogo di una residente: "Una zona abbandonata"

Palermo, degrado a due passi da via Notarbartolo: “Il ficus mi entra in casa, tra i rami perfino topi”

Alberi mai potati, rami pericolanti, marciapiedi invasi dall’erba e dalla sporcizia, intere strade completamente al buio. È il quadro che descrivono i residenti di via Ottorino Respighi, all’angolo con via Arrigo Boito, a pochi passi da via Notarbartolo. Una situazione di abbandono che si trascina da anni e che, secondo chi abita nella zona, peggiora ogni giorno di più.

“Il ficus mi sta entrando in casa – racconta la signora Pina Albanese, una residente esasperata –. Tengo la finestra chiusa per paura che possano entrare animali. Sui rami ho visto camminare topi, gatti e colombe. Qualche giorno fa un grosso ramo si è staccato ed è crollato in mezzo alla strada. Per fortuna in quel momento non passava nessuno”.

Le fronde sono così folte da ostruire la visuale agli automobilisti che percorrono via Respighi. Un pericolo costante, soprattutto in un incrocio trafficato. Ma non si tratta solo di potature mancate. I cittadini denunciano anche una pulizia inesistente: “Qui non vediamo uno spazzino da mesi – prosegue la residente –. I cestini gettacarta sono sempre strapieni e puzzano. I marciapiedi sono impraticabili, coperti di erbacce e pieni di escrementi di cani. E poi c’è il buio”.

Gli alberi vicini alla finestra della residente

Via Arrigo Boito, infatti, è da anni praticamente priva di illuminazione pubblica. “Sono venuti a togliere una decina di pali della luce perché rischiavano di cadere in testa a qualcuno – spiega –. Ma non li hanno mai sostituiti. La strada è rimasta al buio, sono rimasti solo un paio di pali. Di sera, soprattutto d’inverno, abbiamo paura a rientrare a casa”.

Alberi

Le segnalazioni, assicura la residente, non sono mancate. Email, richieste, reclami. Ma nessuno è mai intervenuto. “Siamo stanchi di essere ignorati. Non è possibile che la zona venga lasciata in questo stato. Qui si vive nel degrado e nell’incuria. E nessuno fa nulla”.

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