Se da due stagioni a questa parte, durante le sessioni di calciomercato, in casa rosanero non si assiste al solito tormentone legato al bomber da doppia cifra, è senz’altro grazie a Matteo Luigi Brunori. Ad onor del vero, grazie anche all’ex tecnico del Palermo, Giacomo Filippi, che si era personalmente esposto non solo affinchè il ragazzo vestisse la maglia rosa ma che ne aveva fatto scudo anche quando le cose non giravano per il verso giusto.
La storia, però, ci racconta che è con Silvio Baldini che la stagione – e, se vogliamo, la carriera di Brunori – ha avuto una svolta significativa. Gol su gol, una caterva di realizzazioni: ben 17 sulle successive 18 apparizioni in regular season condite da altre 4 segnature su 8 partite disputate nel corso dei playoff che hanno permesso al Palermo di approdare in cadetteria.
Il fllm della stagione scorsa, inoltre, ci ha consegnato un Brunori che – partito De Rose – ha ottenuto i galloni da capitàno e che è stato capace di confermarsi nel ruolo di bomber, mettendo a referto 17 reti (terzo nella classifica cannonieri alle spalle dell’esperto cagliaritano Lapadula e del sorprendente veneziano Pohjanpalo). Tutto questo nonostante la squadra di mister Corini abbia giocato un finale di campionato da dimenticare ed il rendimento dagli undici metri dell’ex Juventus sia stato oggettivamente deficitario (ben quattro su otto i calci di rigore falliti).
L’aquila rosanero che vuole “artigliare” la massima serie non può prescindere dai gol del numero 9 rosanero, ancora alla ricerca della prima realizzazione quest’anno. L’occasione per cancellare questo fastidioso zero arriverà sabato 16 settembre ad Ascoli. Lo scorso campionato fu mattatore in quello stadio, sbagliando sì un rigore ma realizzando una doppietta da spellarsi le mani. I tifosi del Palermo, ovviamente, non possono fare altro che incrociare le dita, Brunori potrebbe – perchè no – incrociare un malefico destro alle spalle del portiere bianconero e mettere a tacere qualche inopportuna malelingua. E al “Del Duca” tornerebbe a materializzarsi un principe, un principe rosanero chiamato Matteo.