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venerdì, 18 Ottobre 2024

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Open Arms, continua processo a Salvini: la Lega manifesta in piazza Politeama

PoliticaOpen Arms, continua processo a Salvini: la Lega manifesta in piazza Politeama

Nell'aula bunker del carcere Pagliarelli, l'avvocato Bongiorno dovrà replicare all'accusa che chiede sei anni di reclusione per i fatti relativi al 2019, quando Salvini si rifiutò di fare sbarcare 147 migranti dalla Ong spagnola

Nella scorsa udienza la Procura ha chiesto sei anni per il vice Premier Matteo Salvini. Stamattina nell’aula bunker del carcere Pagliarelli l’avvocato Giulia Bongiorno replicherà alle accuse. Intanto in piazza Castelnuovo, a Palermo, ministri, deputati, senatori, parlamentari regionali e sostenitori della Lega sono riuniti in piazza per manifestare solidarietà al loro leader, sotto processo con l’accusa di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio. Il processo è relativo a fatti avvenuti nel 2019, quando il ministro Salvini vietò lo sbarco di 147 migranti dalla nave della Ong spagnola Open Arms.

“Colpevole di aver difeso l’Italia”. È ciò che si legge nelle centinaia di magliette indossate da molti seguaci della Lega a Palermo. Nel retro dell’indumento viene citato, invece, l’art.52 della Costituzione: la difesa della patria è sacro dovere del cittadino.

Mentre iin piazza Castelnuovo si firmano petizioni e si fanno comizi pro Salvini, al Pagliarelli i magistrati, guidati dal procuratore aggiunto, e dai pm Geri Ferrara e Giorgia Righi, difendono l’accusa secondo la quale l’ex ministro dell’Interno, avrebbe commesso un sequestro di persona, agendo in violazione delle convenzioni internazionali e delle normative interne sul soccorso in mare e la tutela dei diritti umani, abusando dei poteri conferitigli come autorità nazionale di pubblica sicurezza.

“Siamo solidali con Matteo Salvini e per questo ci troviamo in piazza – afferma Vincenzo Figuccia, deputato della Lega e questore dell’Assemblea regionale siciliana -. Vogliamo far sentire il nostro affetto al ministro. Tutti hanno compreso che sul banco degli imputati non ci siano i fatti che riguardano l’Open Arms, ma viene aggredita una linea politica e il leader che la esprime tenendo fede al mandato elettorale ed alle leggi. Trovo ciò inquietante – conclude Figuccia – e spero vivamente questa vicenda finisca presto”.

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