sabato, 1 Novembre 2025
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Erano gli anni del boom economico, dell’automobile come simbolo di libertà, di un’Italia che correva, di un Sud che voleva sentirsi parte del grande sogno industriale

“Ci vediamo al Motel Agip?”: la porta d’ingresso di una Palermo che guardava al futuro

A Palermo quel nome evoca un’area ben precisa della città. Il Motel Agip non è soltanto un ricordo urbanistico, ma un simbolo di un’epoca: un punto di riferimento conosciuto da tutti, rimasto scolpito nell’immaginario collettivo dei palermitani. Ma cosa rappresentava davvero quel motel?

Per capirlo bisogna tornare indietro nel tempo, agli anni Sessanta, quando in tutta Italia si respirava un’aria di modernità e fiducia nel progresso. Erano gli anni del boom economico, dell’automobile come simbolo di libertà e di una nuova idea di viaggio. L’Agip, in linea con il fermento del tempo, decise di investire in strutture che potessero accogliere i viaggiatori lungo le principali arterie stradali del Paese. Così nacque anche a Palermo il progetto di un motel fuori città, concepito secondo un modello che guardava con ammirazione all’America: parcheggi ampi, stanze indipendenti, insegne luminose e un’architettura moderna, essenziale, dal sapore internazionale.

Il luogo scelto era perfetto: la nuovissima Viale della Regione Siciliana, l’asse viario che avrebbe collegato e ridisegnato il perimetro urbano della città. Lì dove oggi scorre il traffico incessante della circonvallazione, sorgeva un tempo il grande Fondo Morello, un’area agricola che dal Settecento si estendeva fino alla Noce. Negli anni Trenta quei terreni furono acquistati dall’Agip per realizzare depositi sotterranei di carburante. Qualche decennio più tardi, accanto a quell’impianto, prese forma il celebre motel: un segno tangibile della Palermo che cambiava volto, che si espandeva verso la Piana dei Colli e che diceva addio alla città liberty di inizio secolo.

Per chi arrivava da fuori, il Motel Agip rappresentava la porta d’ingresso della “Palermo nuova”. Un biglietto da visita moderno, efficiente, proiettato verso il futuro. Simbolo di un’Italia che correva, di un Sud che voleva sentirsi parte del grande sogno industriale e turistico nazionale.

Oggi di quel motel resta poco. Abbandonato al degrado, il suo nome continua a vivere nella memoria dei palermitani come una specie di bussola urbana, una di quelle coordinate che resistono al tempo, anche quando il luogo che le ha generate non esiste più. “Ci vediamo al Motel Agip”.

A raccontare la storia del Motel Agip un reel su Palermo Rewind, CLICCA QUI per vederlo.

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