martedì, 22 Luglio 2025
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Riunione di maggioranza con i capigruppo consiliari

Lagalla, accuse alla macchina amministrativa: “Non devo restare per forza”

Il sindaco Roberto Lagalla è stanco di essere il parafulmine di colpe spesso non sue. Lo ha detto chiaro e tondo durante l’ultima riunione di maggioranza con i capigruppo consiliari, convocata per cercare di rimettere in moto una macchina amministrativa che, a suo dire, gira troppo lentamente. «Non ne posso più dei giochi della politica e del rallentamento imposto dagli uffici», ha detto il primo cittadino, ferito probabilmente anche dai fischi ricevuti durante il Festino e scosso dalle accuse di corresponsabilità nella crescente insicurezza cittadina. Al punto da arrivare nuovamente a ventilare l’ipotesi delle dimissioni, se le cose non dovessero cambiare in fretta.

Come riporta Giancarlo Macaluso sull’edizione odierna del Giornale di Sicilia, Lagalla ha rimarcato che il suo non è un attaccamento alla poltrona: «Non devo restare per forza se il sistema delle alleanze non regge più». Eppure, il suo intervento è stato anche un tentativo di rinsaldare i ranghi, chiedendo maggiore incisività al Consiglio comunale e annunciando una novità: una volta al mese, i capigruppo potranno partecipare alle sedute della Giunta, nel tentativo di ricucire lo strappo che si è creato tra il lavoro degli assessori e l’attività del Consiglio.

«Lavoro ventiquattr’ore al giorno – ha dichiarato Lagalla – ma i risultati non riusciamo a comunicarli bene. Tutto ciò che non funziona viene addossato al sindaco, ma questo gioco ha vita corta: se si usura il sindaco, si usura anche la maggioranza e il sistema che lo sostiene». Il sindaco non ha nascosto le difficoltà del momento, ma ha anche indicato la via per i prossimi diciotto mesi che separano Palermo dalle elezioni amministrative del 2027: restare compatti per tentare il bis, ma senza dare nulla per scontato.

A fianco delle tensioni politiche interne, si affacciano però numeri che parlano di una città in crescita. Palermo resta infatti fortemente attrattiva, come dimostra il recente rapporto Nexi, commissionato dal Ministero del Turismo: tra il 2022 e il 2024, la spesa dei viaggiatori italiani nel capoluogo siciliano è aumentata del 66,1%, con un ulteriore +25% tra il 2023 e il 2024. Con 266 milioni di euro spesi tramite transazioni digitali, Palermo si piazza al diciottesimo posto in Italia per la spesa dei turisti stranieri. E anche il comparto crocieristico fa segnare numeri positivi.

Tuttavia, su tutto grava l’ombra della sicurezza. La città è scossa da un’ondata di aggressioni, furti e rapine – spesso ai danni di turisti.

Oggi si terrà una nuova riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, con un focus sulle aree più esposte: la Vucciria, via Roma, piazza Caracciolo e il Foro Italico. Attesa anche la visita del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che ha annunciato l’intenzione di presiedere uno dei prossimi incontri operativi.

Durante l’incontro, Lagalla ha chiesto una rotazione dei dirigenti comunali, puntando il dito contro l’inefficienza di alcuni uffici, e ha replicato alle polemiche sull’utilizzo straordinario della polizia municipale, che secondo il sindaco ha finito col bloccare i controlli anziché potenziarli.

Sul fronte comunicazione, Lagalla ammette che serve un cambio di passo: «Un solo portavoce non può garantire la diffusione del lavoro di undici assessori».

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