martedì, 5 Novembre 2024

Corini pre-Ternana: “Certe critiche non fanno bene al Palermo”

CalcioCorini pre-Ternana: "Certe critiche non fanno bene al Palermo"

Alla pre-vigilia della partita contro la Ternana, valida per la 14esima giornata del campionato di serie B, ha parlato in conferenza stampa l’allenatore del Palermo Eugenio Corini. Ecco le sue dichiarazioni:

“Sono state due settimane impegnative, sia dal punto di vista lavorativo che del confronto. C’è stata grande partecipazione da parte dei giocatori, ne viene fuori un Palermo che sta affrontando un momento a livello di risultati non positivo. Vogliamo esprimere in campo quello che ci siamo detti e su cui abbiamo lavorato, dal punto di vista tecnico-tattico e mentale, dobbiamo avere equilibrio e voglia di andare oltre. Abbiamo lavorato su tantissimi aspetti, e questo mi aspetto di vederlo in campo a Terni“.

Su Insigne: “Ha avuto un problema ieri alla schiena, il dottore parla di lombalgia, ha fatto un lavoro differenziato e cercheremo di capire se è recuperabile”.

“Ho spiegato le partite che abbiamo giocato, dove abbiamo fatto bene e dove abbiamo fatto fatica, è un lavoro continuo, un percorso che si va a creare e sviluppare. Oggi dobbiamo dare una risposta a un momento che ci vede sconfitti tre volte nelle ultime cinque partite. Dobbiamo essere intensi mentalmente e fare una partita da squadra. Per tante partite siamo stati resilienti, l’abbiamo già dimostrato, ora bisogna riannodare quel filo, andando a Terni con grande voglia di fare risultato”.

Su Pigliacelli: “Mirko nell’ultima partita ha forzato due/tre giocate in un momento in cui non si doveva, è un aspetto su cui stiamo lavorando, tante volte ci fa uscire bene”.

Su Stulac e Gomes: “Col Cittadella il problema è stato nell’ultimo terzo di campo, la squadra sa fare il palleggio basso e sa uscire bene dalle pressioni. Dobbiamo migliorare, abbiamo calciato poco in porta nelle ultime due partite. Il miglioramento dobbiamo farlo nella lettura e nel rischio della giocata, a costo di sbagliare un passaggio. La squadra ha un’identità, oggi abbiamo difficoltà sulle punte esterne, rispetto alle caratteristiche cercherò di valutare i giocatori che ho a disposizione per essere efficaci, tosti e cattivi anche in fase di non possesso”.

“Odio le frasi fatte. Ho piena consapevolezza delle responsabilità che ho come allenatore e delle ambizioni che ha questa tifoseria. Cerco di capire quando le critiche stimolano, quando c’è passione e amore, chi invece fa critiche pretestuose o strumentali non vuole bene al Palermo, c’è chi gode del fatto che il Palermo possa perdere. I social sono diventati lo sfogatoio di qualsiasi cosa, ora dico: ma voi quando avete difficoltà nella vita arretrate o le affrontate? io sono chi sono e che responsabilità ho, ho l’appoggio della società e dei miei giocatori, sono basi di partenza per far si che possa dimostrare che so fare il mio mestiere.

Mi aspetto una risposta forte da parte dei miei giocatori con una grande partita. Il confronto dopo la partita col Cittadella è stato tremendo per tutti. I giocatori hanno chiesto di venire da me a prendere un caffè per parlarne, e questo è un dato significativo. Stare insieme quando si vince è facile, diversamente da quando le cose vanno male. Oggi mangiamo merda ma siamo pronti a uscire da questa situazione, la risposta la darà il campo”.

“L’allenatore non è mai sereno. Quando arrivano le critiche è importante il supporto della società, che vede che affronto i momenti di difficoltà in maniera lucida”.

“La partita che abbiamo fatto meno bene è stata con la Sampdoria dal punto di vista dell’occupazione dello spazio. Con lo Spezia abbiamo sbagliato le scelte. Con il Lecco è stata una partita particolare, abbiamo creato tanto e se non occupi l’area in una certa maniera non lo fai. Col Brescia è stata la prima gara stressante, c’era un clima di un certo tipo e la squadra ha fatto un bel gol, si è sciolta e siamo andati a prenderci la partita in quel modo.

Il problema col Cittadella è stato come abbiamo attaccato gli ultimi 30 metri. Se non velocizzi la giocata non riesci ad essere qualitativo. Finché c’è un metro di profondità bisogna allungare il campo, quando troviamo i varchi dobbiamo andare a calciare di prima, invece al terzo tocco è rimasto tutto chiuso e su questo abbiamo lavorato. Negli ultimi 30 minuti abbiamo forzato giocate e abbiamo perso linee di gioco e ci siamo allungati, abbiamo sentito il peso di dover vincere. La sconfitta ha accelerato il percorso per cercare di capire cosa possiamo fare di più”.

“Qua non abbiamo bisogno di giocatori che fanno il compitino ma che si assumono le responsabilità. La Ternana è una squadra che ha fatto buone prestazioni anche con Lucarelli, è arrivato Breda e contro lo Spezia vinceva fino a pochi minuti dalla fine. Hanno buone punte e caratteristiche e qualità importanti. Anche loro devono fare risultato ed è la partita giusta per dimostrare chi ha più voglia di vincere”.

“Quando torna Ceccaroni? Serve altro tempo prima di fare valutazioni. Per Vasic si lavora per farlo rientrare col Parma, Di Francesco dovrebbe rientrare contro il Catanzaro. La gara dell’anno scorso a Terni? Quella era una squadra totalmente nuova, cambiata, con giocatori che non erano nella condizione giusta. Adesso abbiamo voglia di fare una grande partita, nel rispetto della Ternana”.

“Coulibaly ci è mancato nel percorso precedente, è stato determinante col Brescia, ha avuto un’occasione anche col Cittadella, ci da fisicità ed è un valore assoluto per noi. Di Mariano viene da un infortunio particolare, anche quest’estate ha avuto due o tre stop, dal punto di vista mentale deve essere lucido, lavorare sugli aspetti che può migliorare, tornerà a darci una grande mano. Brunori? domenica dopo il Cittadella la delusione regnava sovrana. Il capitano ha espresso il sentimento di tutti noi. Stamattina ha fatto un allenamento straordinario, deve fare quello che ha fatto spesso, voglio vedere il giocatore che si è allenato oggi”.

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