venerdì, 8 Agosto 2025
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In prima fila, in chiesa, davanti alla bara bianca di Simona, i genitori, i fratelli, diversi familiari ma anche il primo cittadino di Capaci, Pietro Puccio

Capaci saluta Simona: i funerali in ritardo a causa di un incidente sulla A29

Applausi scroscianti e pianti hanno interrotto un silenzio surreale che avvolgeva la piazza di Capaci, davanti alla Chiesa Sant’Erasmo vescovo martire. L’arrivo del feretro, giunto da Palermo con circa un’ora di ritardo a causa di un incidente avvenuto lungo l’autostrada A29, nella galleria di Isola delle Femmine, ha scosso la piazza e la chiesa gremite di persone. La giovane pallavolista ventenne, trovata morta nei giorni scorsi nella piscina di una villa a Bagheria durante una festa di laurea, è stata salutata per l’ultima volta. Un addio composto ma molto sentito.

In tanti si erano riuniti già oltre un’ora prima della cerimonia, in un’attesa silenziosa, con le bandiere del Comune di Capaci a mezz’asta e le saracinesche dei negozi abbassate. La risposta è stata unanime. In mezzo alla folla c’erano anche le compagne di volley della squadra di Simona, con indosso magliette bianche con il numero 24 e la scritta “Cinà” stampati sulla schiena. Accanto a loro anche le giovanissime allieve che Simona allenava con passione, ragazze con gli occhi pieni di lacrime, strette le une alle altre.

Durante l’omelia, don Giuseppe Salamone ha usato parole struggenti: «Viviamo nell’attesa di capire cosa sia successo a Simona in quei 50 minuti, ma lo facciamo sorretti dalla nostra fede. Cari mamma e papà, fratello e sorella, il vostro dolore è immenso, perché non c’è una ragione per quanto è accaduto. È innaturale che dei genitori debbano piangere i propri figli. A guardare ai piedi della croce, anche Maria ha vissuto il dolore della morte del figlio. Quelle parole – “non vi è dolore simile al mio dolore” – esprimono una verità profonda: il dolore di un padre o di una madre non ha pari».

Con voce rotta dalla commozione, il parroco ha ricordato anche la testimonianza di vita di Simona, sottolineando come il suo stile di vita limpido e generoso renda ancora più difficile comprendere quanto accaduto. «Tutte le ipotesi reggono poco davanti alla vita che conduceva. Il tempo forse aiuterà a lenire il dolore, ma oggi è il conforto degli amici, dei conoscenti, e della parola di Dio a sorreggere la famiglia».

Al termine della cerimonia, il corteo funebre ha attraversato le vie del paese, seguito da centinaia di persone in un silenzio rispettoso, rotto solo dal suono delle campane e dagli applausi all’uscita della bara.

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