Bullismo: la tragedia di Gabriele, 220 giorni per dimenticare

È tempo di agire, di fare una vera autocritica come individui, come società, come genitori, come educatori

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Mancano 41 giorni a Natale. Oggi, le strade di Palermo hanno accolto in silenzio il corteo funebre di Gabriele, 13 anni, una giovane vita spezzata dall’atroce peso del bullismo. Un ragazzo come tanti, con sogni, paure e una gioia di vivere sopraffatta dalla crudeltà. Mentre la città piange Gabriele, si avvicina il Natale, un tempo di gioia, ma per alcuni, un promemoria di ciò che abbiamo perso.

Mancano 48 giorni a capodanno. Con l’anno nuovo, arriveranno promesse e buoni propositi. Si parlerà di cambiamento, di speranza. Ma cosa cambierà realmente per i ragazzi come Gabriele? La società, la scuola, le famiglie – tutti proclamano la loro indignazione – ma a Capodanno che dobbiamo fare?

Mancano 104 giorni a Carnevale. Quando le strade si riempiranno di maschere e colori, ricordiamoci delle maschere che molti giovani indossano ogni giorno. Maschere di felicità, di normalità, nascondendo la loro sofferenza e la paura di affrontare la vita. Il bullismo non è un gioco di Carnevale, ma una crudele realtà che distruggere vite. Tra coriandoli e stelle filanti, vi ricorderete di Gabriele?

Mancano 161 giorni a Pasqua. La rinascita e la speranza caratterizzano la Pasqua; della disperazione e della solitudine non ne parliamo più. Celebriamo la diversità in teoria, ma nella pratica, non siamo pronti ad accettare e sostenere tutti, indipendentemente dalla loro identità. Il ricordo è soffocato dalla routine quotidiana e dalla riluttanza a guardare in faccia la realtà.

Mancano 220 giorni all’inizio dell’estate. Quando arriverà il 21 giugno, l’inizio dell’estate, la storia di Gabriele sarà, per molti, un ricordo sbiadito. Oggi, mentre la sua assenza pesa come un macigno, ci chiediamo: quanto a lungo la sua memoria peserà sulle nostre coscienze? Il dolore e la perdita che la sua famiglia, i suoi amici e tutti coloro che hanno conosciuto la sua luce vivono, non svaniranno con l’arrivo del sole estivo. La lotta contro il bullismo, contro l’indifferenza che permette a tali tragedie di ripetersi, non può essere messa da parte come un cappotto invernale.

Mentre celebriamo il sole e il calore, non dimentichiamo il freddo lasciato dalla perdita di Gabriele.

Ogni giorno senza azione è un altro giorno perso e non possiamo permettere che la storia di Gabriele, e di tanti altri ragazzi e ragazze, diventi solo una vecchia pagina di cronaca.

Abbiamo 220 giorni per NON dimenticare.