venerdì, 15 Agosto 2025
Il Quotidiano di Palermo - Testata telematica registrata al Tribunale di Palermo n.7/2025 Direttore responsabile: Michele Sardo

La parrocchia denuncia sui social le conseguenze concrete di questa situazione

Palermo, cani e clochard sulla scalinata di San Giuseppe dei Teatini: l’appello della parrocchia

Da anni clochard vivono e bivaccano ai piedi della scalinata della Chiesa di San Giuseppe dei Teatini, a pochissima distanza dai Quattro Canti. La scena, divenuta ormai abituale, si svolge davanti a uno dei gioielli più ammirati e fotografati di Palermo, meta di centinaia di turisti ogni giorno. È la storia di un clochard, ma negli anni se ne sono alternati altri, che ha trasformato l’ingresso del monumento in una dimora, rifiutando anche la possibilità di un alloggio offerto. Oggi, lui e i suoi cani sono il motivo di un appello accorato lanciato dalla parrocchia.

La comunità dei Teatini, nella pagina facebook ufficiale, racconta di comprendere la libertà di ciascuno nelle proprie scelte di vita e di non voler giudicare, ma denuncia le conseguenze concrete di questa situazione: accesso alla chiesa spesso ostacolato, disagi per i fedeli e momenti di imbarazzo per le coppie che scelgono di sposarsi in questo luogo, costrette a fare i conti con un contesto che nulla ha a che vedere con l’atmosfera solenne del matrimonio.

Il problema, spiegano, non riguarda soltanto il rispetto dovuto a un luogo di culto, ma la tutela stessa del patrimonio artistico e del decoro urbano. “Ciò che i turisti dovrebbero portare a casa” si legge nell’appello “è la bellezza e la storia di Palermo, non un’immagine di degrado, sporcizia e incuria, come purtroppo accade quando si trovano davanti una scalinata in condizioni indecorose”.

La chiesa afferma di avere segnalato più volte la vicenda alle autorità, ma senza risultati. “Siamo stati rimbalzati da un ufficio all’altro, senza che nulla cambiasse” denunciano. Da qui la decisione di rivolgersi pubblicamente a chi ha il potere di intervenire, “non per giudicare o escludere, ma per amore verso il nostro patrimonio, per rispetto verso chi lo visita e per dare voce a quei cittadini che ogni giorno ci esprimono la loro indignazione”.

L’auspicio è che qualcuno possa intervenire e che la vicenda di San Giuseppe dei Teatini non resti l’ennesima cartolina stropicciata di una città che meriterebbe di essere mostrata al mondo nella sua veste migliore.

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