Il lungomare Cristoforo Colombo di Carini sta finalmente cambiando volto. Dopo anni di battaglie amministrative, resistenze e complesse procedure burocratiche, si rivede il mare e la costa di Carini sta tornando alla comunità. Quattro lidi balneari sorgeranno quest’estate al posto delle ville abusive abbattute, segnando un punto di svolta per la riqualificazione del litorale.
Le ruspe sono tornate in azione per abbattere un’altra costruzione abusiva, al civico 561, nell’ambito di un più ampio programma di demolizioni e bonifiche finanziato dal PNRR. “I lavori erano stati sospesi a causa di ritardi nell’erogazione dei fondi nazionali”, ha spiegato il sindaco Giovì Monteleone. Ora, però, le operazioni procedono a ritmo serrato, con tre imprese che lavorano contemporaneamente per restituire ai cittadini un tratto di costa libero dal cemento.
Il sogno del sindaco di Carini
Monteleone insegue questo obiettivo dal 1997, quando era assessore nella giunta di Nino Mannino. Oggi, da sindaco, prosegue con determinazione il suo sogno: riconquistare il mare e la spiaggia. “Siamo finalmente in una fase in cui possiamo liberare senza interruzioni un chilometro e mezzo di arenile. Abbiamo avviato anche un’importante bonifica, dato che sotto le costruzioni demolite si nascondevano rifiuti, cemento armato e persino amianto”, ha dichiarato Monteleone a Talk Sicilia. L’impresa non si esaurisce con le demolizioni. “Le aree liberate vanno presidiate per evitare che diventino discariche abusive”.
Il problema dell’abusivismo edilizio
Il fenomeno delle costruzioni illegali sul litorale di Carini ha radici profonde. Il Comune ha emesso oltre 1.150 ordinanze di demolizione, di cui 300 già eseguite. Alcuni immobili sono stati salvati grazie a sanatorie, ma molti restano ancora da abbattere. Prima di demolire il cemento, bisogna abbattere tonnellate di carta bollata. I proprietari cercano ogni via legale per evitare la demolizione. Tuttavia, il 95% delle cause intentate dai privati è stato finora vinto dal Comune.
L’affidamento delle spiagge ai privati
Per garantire il presidio delle aree liberate e una gestione più efficace della spiaggia, il Comune ha deciso di affidare alcuni lotti ai privati. “Quest’anno siamo stati costretti a predisporre un bando per cedere quattro o cinque lotti -ha affermato il sindaco a Talk Sicilia -. L’anno scorso le ruspe erano in azione e contemporaneamente migliaia di bagnanti occupavano la spiaggia, spesso lasciando rifiuti. Speriamo che i nuovi gestori possano garantire maggiore cura e decoro”.
Nel frattempo, si attende il via libera dell’Asp per la balneabilità delle acque. I controlli sul depuratore dell’ex ASI hanno dato risultati positivi, ma manca ancora il pennello a mare. È previsto un intervento di potenziamento dell’impianto, che servirà anche i comuni di Cinisi e Terrasini.
Carini è il Comune che ha ricevuto più fondi in Italia per le demolizioni abusive, con cinque interventi finanziati dal Ministero delle Infrastrutture e un cofinanziamento comunale di 1,8 milioni di euro. Inoltre, sono stati stanziati fondi per la bonifica, che sta finalmente riportando alla luce la spiaggia.