“E poi finalmente tu!”, cantava un imberbe Rosario Fiorello al Festival di Sanremo del 1995. “E poi finalmente (S)tu(lac)!”, potrebbero cantare all’unisono i tifosi del Palermo dopo la prova maiuscola fornita dal centrocampista nel match che i rosanero hanno disputato e vinto contro la Feralpisaló con il risultato perentorio di tre reti a zero.
Lo sloveno ha finalmente incantato il Barbera con tempi di gioco da vero play e verticalizzazioni come dalle parti di viale del Fante non se ne vedevano dal paleozoico. Il tutto corroborato anche dal gol che aveva momentaneamente portato i ragazzi di Corini sul doppio vantaggio nei confronti degli oggettivamente modesti Leoni del Garda.
Nel corso della stagione precedente, appena undici i gettoni di presenza messi insieme da Stulac. Undici “apparizioni” condite – se così si può dire – da zero assist e poche, pochissime cose buone da segnalare. Ultima partita addirittura prima del Natale 2023. A seguire un lungo stop (il primo vero lungo infortunio in carriera) che l’ha, però, riconsegnato al tecnico rosanero in tempo per la preparazione estiva. Non c’è che dire, un campionato, quello passato, che possiamo senza alcun timore di smentita definire l’annus horribilis dello sloveno da quando ha varcato la soglia dello Stivale.
Vietato esaltarsi, però. Anche perchè, obiettivamente, la Feralpisalò era di un altro livello rispetto al Palermo. Ma nella gara contro i lombardi il play rosanero ha mostrato finalmente le sue doti. Il reparto di centrocampo è abbastanza affollato e ci sarà sicuramente spazio per tutta la rosa a disposizione di mister Corini, ma Leo Stulac – su tutti – sembrerebbe l’uomo maggiormente in grado di vedere calcio. Solo il tempo, un eterno galantuomo, potrà fornire le giuste risposte. Nell’attesa possiamo sempre cantare: “… e poi finalmente Stulac!”.