Dolce critica i giovani siciliani. La risposta di Figuccia: “L’hai scafazzata, sei un piruocchio arrinisciuto”

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Nel giorno del 65esimo compleanno, lo stilista Domenico Dolce, in visita a Polizzi Generosa, suo paese natale, ha lanciato un’invettiva nei confronti dei giovani siciliani, colpevoli secondo lui di essere pigri e di non avere voglia di fare nulla. Uno stereotipo che ha scatenato la reazione dei giovani madoniti ma anche di diversi politici, tra cui il deputato regionale Vincenzo Figuccia e il sindaco di Polizzi, Gandolfo Librizzi: “Ha urtato diverse sensibilità – ha dichiarato il primo cittadino -. Le generalizzazioni non aiutano e qui, nella comunità che mi onoro di rappresentare, molti giovani stanno provando a rimanere, aprendo nuove attività e moltissimi altri sono andati altrove per costruirsi un futuro”.

Molto più dura la reazione del deputato regionale Vincenzo Figuccia:

Caro Domenico Dolce – scrive – sei un figlio fortunato della nostra bellissima terra, francamente ho trovato di cattivo gusto le parole che hai speso nei confronti dei giovani siciliani da te definiti “sfaticati senza dignità e senza voglia di lavorare”. Conversando giornalmente con i giovani provenienti da ogni angolo della Sicilia, posso dirti invece che la maggior parte di loro hanno le idee chiare e sanno cosa vogliono, risultano spesso più intuitivi e creativi degli adulti, talvolta resi più cinici e scoraggiati dalla vita. Questo credo sia normale e penso sia un ulteriore merito in una terra che li sottopone a mille difficoltà e disagi, dove non sempre è una scelta decidere se andare via o rimanere. Chi è cresciuto al sud conosce la privazione, la fatica, l’arte di inventare e adattarsi e non sempre questo è un esercizio divertente.
Colpevolizzare i ragazzi dall’alto della tua posizione di privilegio, non ti rende onore e di sicuro non serve a cambiare lo stato attuale delle cose, in un mondo sempre più arido di umanità, dove, chi come te dopo aver trovato fortuna lontano da casa, sembra aver cancellato e dimenticato le proprie origini. Ci sono tanti giovani – prosegue il politico – che ogni giorno faticano, inseguono i loro sogni e lavorano duro, con intelligenza e creatività, malgrado i luoghi comuni, i facili giudizi e le stupide generalizzazioni esternate con un senso di superiorità, di cui francamente avremmo fatto a meno. Io prima da padre e poi da uomo delle istituzioni, mi limiterei a dirti che sento il dovere di appoggiarli e stare dalla loro parte. Ma da Siciliano a Siciliano mi spingo a dirti che l’hai proprio “scafazzata”. A Milano forse potrai atteggiarti per queste frasi offensive che hai voluto, sprezzante, lanciare ai nostri giovani, ma qui ai tuoi conterranei sei apparso veramente per quello che sei “un pirocchiu arrinisciutu”. Con l’auspicio che in futuro possa mettere a freno il tuo narcisismo e la tua arroganza, ti invito, la prossima volta, ad accendere il cervello prima di aprire bocca.
Mi chiedo se tu stia riflettendo sulle parole pronunciate e se tu abbia compreso che è il caso di chiedere scusa, considerando che sono apparse – conclude – davvero inappropriate e lesive nei confronti di tutti i giovani e di tutti i Siciliani.