venerdì, 5 Settembre 2025
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È ricoverato nel reparto malattie infettive

Virus West Nile, primo caso a Palermo: 30enne ricoverato al Policlinico

Febbre alta e una spossatezza insolita lo hanno spinto a recarsi in ospedale, convinto di avere un malanno passeggero. Invece per un lavoratore palermitano di 30 anni, rientrato in città da Voghera, in provincia di Pavia, la diagnosi è stata molto più seria: virus West Nile, conosciuto anche come febbre del Nilo.

L’uomo si è presentato ieri sera al pronto soccorso dell’ospedale Ingrassia. L’equipe medica, dopo aver raccolto i sintomi e riscontrato un quadro clinico che non lasciava presagire una banale influenza stagionale, ha subito ipotizzato un’infezione trasmessa da zanzara. Sono stati quindi richiesti esami specifici, il cui esito è arrivato oggi dal laboratorio del Policlinico “Paolo Giaccone”: positivo al virus West Nile.

Dopo la conferma, il paziente è stato trasferito e si trova ora ricoverato nel reparto di Malattie infettive dello stesso Policlinico, dove è sottoposto a monitoraggio costante. Secondo i sanitari, l’ipotesi più probabile è che il contagio sia avvenuto in Lombardia, regione che da anni registra una circolazione più diffusa del virus.

Il West Nile si trasmette esclusivamente attraverso la puntura di zanzare infette, in particolare del genere Culex. Non è possibile la trasmissione diretta da persona a persona. Nella maggior parte dei casi l’infezione decorre in maniera asintomatica, mentre una quota ridotta di pazienti sviluppa sintomi simil-influenzali, come febbre e dolori muscolari. In casi ancora rari possono verificarsi complicanze neurologiche gravi e la morte. A rischio soprattutto i soggetti fragili e le persone anziane.

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