All’indomani del terribile omicidio che ha tolto la vita al 22enne palermitano del Cep ed ex calciatore Rosolino Celesia, si apre una polemica sul fronte politico. A manifestare disappunto sul comportamento in queste ore del sindaco e della maggioranza in consiglio comunale è l’opposizione, che in una nota firmata da Progetto Palermo, Oso, Movimento 5 Stelle e Partito Democratico, parla di faide interne e di strumentalizzazioni che causerebbero immobilismo, in un momento in cui la città avrebbe bisogno di azioni forti e concrete.
“Abbiamo scelto il silenzio ieri – scrivono -. Il rumore di una maggioranza litigiosa e inconcludente, capace anche di strumentalizzare l’omicidio di un nostro giovanissimo concittadino, imponeva un tempo di riflessione, per non rischiare di scadere nella retorica: la situazione è molto grave. Non vogliamo cedere alla tentazione di parole facili e proposte che non affrontino davvero il problema alla radice. Lo abbiamo detto spesso, dentro e fuori dall’aula: la città ha bisogno di azioni sistemiche, a lungo termine e che non mirino solo a contenere i fenomeni di violenza ma che vogliano risolverne le cause. La città oggi non è governata – continua la nota – e su questa premessa è difficile fondare le azioni forti che Palermo oggi chiede e merita. Ed è sempre più grave che il Consiglio Comunale sia e resti paralizzato, vittima delle strumentalizzazioni dei partiti di maggioranza e delle loro faide interne. Come è grave che il Sindaco non abbia sentito l’urgenza di venire in aula a riferire. Chiederemo – concludono i consiglieri e le consigliere dei partiti di opposizione – un incontro con Prefetto e Questore, per condividere e ragionare insieme sulle necessarie proposte di soluzione che la città ha ragione di pretendere con rabbia e preoccupazione”.