PALERMO – Una delle iniziative volute dalla Fondazione Falcone in occasione delle celebrazioni, per ricordare il trentennale delle stragi di Capaci e via D’Amelio, è stata l’installazione nel complesso monumentale di Santa Maria dello Spasimo di una scultura di Gregor Prugger, “L’albero dei tutti”. È un abete di oltre quindici metri di altezza e nove di ampiezza, ed in ogni ramo è stata innestata una gemma, una scultura originale che rappresenta oltre quattrocento caduti nella lotta alla mafia.
RUBATE 23 SCULTURE
Ieri pomeriggio Prugger, l’artista altoatesino, si è accorto che diversi rami dell'”Albero dei tutti” erano stati spezzati, ed erano state rubate 23 sculture che rappresentano i giudici Falcone, Borsellino e altri martiri della mafia. Ha dato subito l’allarme, ma è probabile che gli atti vandalici siano stati commessi in più riprese nei giorni precedenti. Sicuramente dopo il 18 agosto, perché quel giorno l’opera era ancora intatta, come hanno ricostruito dagli organizzatori della manifestazione.
«EPISODI GRAVISSIMI»
Questo il commento di Maria Falcone la presidente della Fondazione: «Inquietante il furto delle 23 statuette, numero per noi drammaticamente non casuale». Si è riferita al 23 maggio 1992, quando vennero uccisi Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Antonino Montinaro, Rocco Di Cillo e Vito Schifani. «Sono profondamente preoccupata ─ ha aggiunto la sorella di Giovanni Falcone ─, per i due episodi gravissimi entrambi scoperti oggi. E non casualmente a pochi giorni dal quarantennale della strage in cui persero la vita il generale dalla Chiesa, la moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente Domenico Russo. Oggi abbiamo saputo dei gravi danni all’opera “L’albero dei tutti” dedicata alle vittime di mafia. Ed è stata deturpata anche l’opera di TVBoy che raffigura Paolo Borsellino nel centro storico». Carabinieri e polizia indagano, per risalire agli autori dei due raid.