Nel fine settimana è stato distrutto l’impianto di amplificazione e la strumentazione digitale di supporto della scuola Giovanni Falcone, nel quartiere Zen. Il sindaco Lagalla ha commentato questo ennesimo atto di vandalismo: «Un vile e immotivato atto che offende la comunità scolastica del territorio. Evidentemente molto ancora deve essere fatto sul fronte della sicurezza da parte delle istituzioni per rendere gli edifici sicuri e al riparo da vandalismi, come quello appena avvenuto». Conosciamo le difficoltà del quartiere e soprattutto l’impegno quotidiano profuso dalla dirigente scolastica e da tutto il corpo docente che rappresentano un punto di riferimento per le tante famiglie del quartiere – ha proseguito Lagalla –. Come sindaco, nell’esprimere sincera vicinanza alla dirigente, rinnovo l’impegno di questa amministrazione per la scuola e la sicurezza degli edifici, aspetto sul quale stiamo già lavorando con le aziende del Comune».
Gli ha fatto eco l’assessore comunale all’istruzione Aristide Tamajo, che ha detto: «Cercheremo di valutare, insieme alla dirigente scolastica Daniela Lo Verde possibili soluzioni per contenere i danni causati all’istituto prima dell’avvio dell’anno scolastico».
ALTRI “SFREGI” NEI GIORNI PRECEDENTI
Nel capoluogo siciliano negli ultimi giorni ci sono stati altri due episodi di vandalismo, di “sfregio”. Uno è stato il furto di 23 sculture dedicate ai martiri della mafia, ma il giorno prima era stato invece vandalizzato il murale di TvBoy che ritrae il giudice Paolo Borsellino. Con degli scarabocchi sul volto gli erano stati cancellati gli occhi. Anche in quella occasione Lagalla aveva espresso il suo pensiero : «Questi due fatti non vanno minimizzati e il Comune non si piegherà mai davanti a simili gesti, proseguendo senza sosta nella lotta alla criminalità organizzata e mostrandosi sempre al fianco di realtà come la Fondazione Falcone e artisti come TvBoy che con le loro attività, che vanno dal sociale al culturale, esprimono il proprio impegno contro le mafie».