martedì, 1 Aprile 2025

Manifestazione a difesa della lingua madre, per il riconoscimento ufficiale come lingua co-ufficiale della Regione Siciliana

Uniti per la “lingua siciliana”: centinaia di persone in piazza a Palermo

In tanti si sono radunati oggi (30 marzo) in Piazza Verdi, a Palermo, per una grande manifestazione a difesa della lingua siciliana. L’iniziativa, promossa dal movimento Trinacria e da numerose associazioni culturali, tra cui Cademia Siciliana, nell’ambito della “Simana dû Sicilianu, ha visto la partecipazione di cittadini, studenti, intellettuali, e rappresentanti delle istituzioni locali, tutti uniti per chiedere il riconoscimento ufficiale del siciliano come lingua madre e il suo status di lingua co-ufficiale della Regione Siciliana, insieme all’italiano.

Durante la manifestazione, i partecipanti hanno sfilato dietro uno striscione con scritto «U sicilianu è a nostra lingua, parràmulu senza vrijogna», cantato canzoni tradizionali siciliane e letto cunti in siciliano, mostrando il proprio attaccamento a una lingua che da secoli rappresenta l’identità culturale e storica della Sicilia.

I manifestanti hanno ribadito con forza che il siciliano non è un semplice “dialetto”, ma una lingua con una ricca tradizione letteraria, culturale e popolare, che merita il giusto riconoscimento a livello istituzionale.

Anthony Graziano, portavoce di Trinacria ha dichiarato: «Oggi siamo qui non solo per celebrare la nostra lingua, ma per chiedere che il siciliano venga riconosciuto nella sua dignità e valore. La nostra lingua è un patrimonio che non possiamo permettere di vedere scomparire. Chiediamo a gran voce che venga inserita nel quadro giuridico come lingua co-ufficiale (seguendo l’esempio della Regione Sardegna), accanto all’italiano, per garantirne la sopravvivenza e la trasmissione alle future generazioni. La lingua siciliana è l’essenza della nostra cultura, della nostra storia, della nostra identità. Siamo determinati a fare in modo che venga tutelata e valorizzata come merita».

Il corteo ha attraversato le vie principali della città, guidato dai tamburinari di Ficarazzi “Salvatore Bona”, concluderà il percorso in un evento di musica popolare a piazza Bologni con il Sicilian Duo di Giampiero Amato e Simona Ferrigno, e letture pubbliche di cunti e poesie della tradizione, coinvolgendo anche le nuove generazioni che hanno voluto esprimere il loro sostegno alla causa.

La manifestazione ha lanciato un appello alla politica, invitando i rappresentanti locali e regionali a farsi portavoce della battaglia per il riconoscimento ufficiale del siciliano, affinché la lingua non venga relegata a una mera curiosità folkloristica ma possa diventare un vero e proprio strumento di comunicazione e di crescita culturale.

Lingua siciliana

Gli organizzatori hanno inoltre annunciato la circolazione di una manifesto contenente le principali rivendicazioni, in corso di approvazione da parte di diversi consigli comunali dell’isola. La mozione è già stata deliberata, tra gli altri, dai Comuni di Montelepre, Santa Cristina Gela, Serradifalco, Montemaggiore Belsito; verrà approvata a breve a Trapani, nelle Madonie, Partanna, Corleone, Novara di Sicilia e vari altri.

Manifestanti in via Maqueda

«La giornata di oggi ha rappresentato un segno tangibile dell’impegno di tanti cittadini siciliani nel preservare e proteggere una delle risorse più preziose della nostra terra: la nostra lingua» – conclude Graziano.

22.7 C
Palermo

Seguici sui social