Urla di familiari e amici, al centro grandi ustionati del Civico di Palermo: Annalisa Fontana è morta. Il suo corpo è stato devastato dalle gravissime ustioni. A darle fuoco, venerdì scorso in una casa di via Maggiuluvedi a Pantelleria, il suo compagno al termine di una lite. Anche lui si trova adesso nello stesso ospedale, piantonato dai carabinieri.
La donna, una 48enne che lavora in una struttura alberghiera di Pantelleria, è arrivata al Civico in condizioni disperate, con lesioni che le prendevano il 70% del corpo. Onofrio Bronzolino, muratore di 52 anni, l’ha cosparsa di benzina e ha acceso il fuoco, trasformandola in una torcia umana. Anche lui ustionato alle braccia e alle mani, è stato fermato dai carabinieri e la procura di Trapani ha aperto un fascicolo per omicidio aggravato e incendio doloso. Il movente sarebbe da ricercare nelle ossessioni dell’uomo che le faceva continue scenate di gelosia.
Al culmine di una delle sue solite sfuriate, Bronzolino sarebbe uscito da casa per qualche minuto facendo ritorno con una tanica che, a quanto sembra ma è un’indiscrezione da confermare, aveva nel cofano della sua auto. Nonostante le fiamme che la stavano devastando e le forti sofferenze, Annalisa Fontana ha fatto di tutto per salvarsi la vita. È corsa in bagno e si è infilata sotto la doccia, spegnendo il fuoco che la stava uccidendo. Poi il trasporto in elisoccorso, disperato, a Palermo dove oggi è deceduta, nonostante gli sforzi dei medici di strapparla alla morte.