lunedì, 28 Aprile 2025

Sul luogo della carneficina sono stati trovati i suoi occhiali

Strage Monreale, Calvaruso è in carcere: rischio fuga, testimonianza lo incastra

È stato condotto in carcere per il concreto pericolo di fuga Salvatore Calvaruso, il 19enne ritenuto tra i responsabili della brutale sparatoria avvenuta nella notte tra sabato e domenica a Monreale, davanti al bar 365, a pochi passi dal Duomo. Lì, in pochi minuti di follia, sono stati esplosi almeno venti colpi di pistola in mezzo a una folla di circa cento persone. Il bilancio è drammatico: cinque feriti, tre dei quali deceduti.

L’arresto di Calvaruso si è reso necessario, come scrive il pubblico ministero Felice De Benedittis nel provvedimento di fermo, perché il giovane, inizialmente collaborativo, ha poi scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. Una decisione che, unita alla gravità delle accuse e alla consapevolezza delle pesanti conseguenze giudiziarie, ha fatto temere una possibile fuga.

Decisiva per incastrarlo è stata una testimonianza raccolta dagli inquirenti e un dettaglio che non ha lasciato spazio a dubbi: il ritrovamento dei suoi occhiali. Durante il primo colloquio con i carabinieri, prima di tacere davanti al magistrato, Calvaruso aveva ammesso di aver perso i suoi occhiali proprio nella zona della rissa.

Gli investigatori, passando al setaccio il luogo della sparatoria, hanno ritrovato una montatura che corrisponde perfettamente a quella che il giovane indossava, come documentato da fotografie estratte dai social network. Un riscontro oggettivo che per il pm rappresenta un elemento individualizzante, in grado di collocare con certezza Calvaruso sulla scena del crimine. Da stabilire se veramente ha sparato lui, ma il 19enne era di certo presente quella notte a Monreale.

Secondo la ricostruzione degli investigatori, tutto sarebbe nato da una lite scoppiata per futili motivi tra un gruppo di giovani palermitani e le vittime di Monreale. Nel caos generale, almeno due dei ragazzi palermitani avrebbero estratto le pistole e aperto il fuoco sulla folla.

L’indagine della Procura di Palermo, coordinata dal procuratore Maurizio de Lucia, non si ferma. Gli inquirenti sono ora alla ricerca dei complici di Calvaruso: si tratterebbe di altri tre o quattro giovani che avrebbero partecipato all’aggressione armata.

Intanto l’accusa nei confronti del 19enne è pesante. Oltre all’omicidio, infatti, Calvaruso è indagato per strage: “Sparando molteplici colpi, ad altezza d’uomo, in un tratto di strada molto affollato, ha indubbiamente messo a repentaglio l’incolumità pubblica”, scrive il magistrato.

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