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sabato, 7 Settembre 2024

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Strage di Capaci. In aeroporto un pianoforte suonerà per sette minuti

Eventi e CulturaStrage di Capaci. In aeroporto un pianoforte suonerà per sette minuti

Oggi i tre agenti Dicillo, Schifani e Montinaro assieme a Falcone e Francesca Morvillo , saranno ricordati all'aeroporto di Punta Raisi

Sette minuti. Tanti ne trascorsero, quel sabato del 23 maggio 1992, dal momento in cui la scorta prese in carico il giudice Falcone e la moglie in aeroporto a quando avvenne lo scoppio a Capaci. Gli agenti Vito, Rocco, Antonino, Paolo, Angelo, Gaspare e l’autista Giuseppe, quel tratto di strada lo avevano fatto tantissime volte ma, quella volta tutto andò diversamente. Tre di loro, che erano saliti nella prima croma blindata, furono investiti in pieno dall’esplosione di 500 chili di tritolo prima dello svincolo di Capaci. Morirono. Il giudice Falcone e sua moglie, Francesca Morvillo, spirarono poco dopo in ospedale.

Oggi i tre agenti, il giudice e la moglie, saranno ricordati all’aeroporto di Punta Raisi, che oggi porta il nome Falcone-Borsellino, con un momento dal significato particolare. Le note di un pianoforte riempiranno il silenzio di quei sette minuti.

“L’esercizio di memoria che ormai stiamo facendo da due anni – dice Salvatore Burrafato presidente della Gesap, la società che gestisce l’aeroporto Falcone Borsellino – è quello di scandire quei sette minuti mal contati che separano l’aeroporto Falcone Borsellino con il luogo della tragedia utilizzando il pianoforte che abbiamo al terminal e usufruendo della partnership con il Teatro Massimo e con il suo sovrintendente il maestro Marco Betta che con le sue note delizierà i passeggeri accendendo un ricordo, penso indelebile. Saranno stati minuti di pensieri di tragedia rotti da un boato. Noi – dice ancora Burrafato ospite al GranMattino di Primaradio – vorremmo riempirli con le note di un artista per poi lasciare il passo ad un minuto di silenzio, che servirà a ciascuno di noi per ricordare quel giorno e per ricordare il sacrificio di tanti siciliani che hanno perso la vita e si sono immolati sull’altare della libertà e della repubblica italiana”.

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