“Nella mia vita poche erano le certezze, una di queste era di essere figlio di Ciccio mammaddia (Francesco Antibo). Oggi scopro di essere figlio di Giuseppe, un operaio metalmeccanico, che la mia famiglia ha origini sarde, che siamo 4 figli (io pensavo di avere 3 fratelli e 2 sorelle) ma soprattutto di essere sposato dal 1989 con una certa Antonella, di avere 2 figli Giuseppe e Maria di 34 e 33 anni e di vivere a Formello, un paese da me sconosciuto”.
A scrivere un post sarcastico sul suo profilo Facebook, è il campione di atletica Salvatore Antibo dopo aver letto un articolo che parla di lui. Anzi no. L’articolo della giornalista di un noto magazine online sportivo, infatti, presenta al suo interno tante di quelle cantonate su Antibo che pare proprio non parli dell’atleta di Altofonte.
“Complimenti all’autore dell’articolo – scrive Totò – che secondo me se copiava la mia biografia da wikipedia avrebbe fatto meno errori. Comunque io non ho mai ricevuto né una medaglia al valore sportivo, né una stella al merito, né tanto meno un collare d’oro al merito sportivo dal Coni e sicuramente, ad oggi, non sono il punto di riferimento dell’atletica italiana. Consiglio all’autore dell’articolo di fare le dovute rettifiche”.
Scambio di persona o uno scherzo dell’intelligenza artificiale? Tutto porta alla seconda ipotesi. Un’ulteriore dimostrazione che nessuna macchina può sostituire un uomo e che un valido e serio professionista, se proprio sente la necessità di farsi dare una mano da chat gpt o similari, ha comunque il dovere che impone la deontologia di verificare sempre e comunque fonti e informazioni. Altrimenti si rischia di raccontare favole e di cambiare la storia di fatti e persone, lasciando ai posteri menzogne e confusione.