Scritte sotto casa e a scuola del figlio: ex deputato palermitano nel mirino di ignoti

L'ex deputato nazionale palermitano Erasmo Palazzotto ha sporto denuncia verso ignoti

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“Vigliacchi! Non ci sono altre parole per descrivere chi per qualsiasi motivo ha deciso di colpirmi utilizzando mio figlio. Il primo giorno di scuola dovrebbe essere sempre un momento emozionante. Stamattina non è stato così per me e per la mia famiglia. Accompagnando mio figlio ho trovato ad accogliermi questa scritta sulla soglia dell cancello della scuola un asilo nido”.

È lo sfogo sui social dell’ex deputato nazionale palermitano di Sel e Leu Erasmo Palazzotto che stamani scendendo da casa, a Roma, ha trovato la scritta “Palazzotto colluso” sia davanti alla sua abitazione, sia all’ingresso dell’asilo del figlio.

“Non mi preoccupa il merito dell’offesa contenuta – scrive il politico 41enne oggi militante del Pd -. Il massimo della collusione nella mia vita l’ho avuto col mio senso di umanità, con chi si batte per i diritti di tutti gli esseri umani, con la giustizia sociale e con la democrazia. Tutta roba da andarne fieri insomma, non certo di cui preoccuparsi. Non ricopro più neppure cariche istituzionali – continua – né sono un pubblico ufficiale, ma solo un libero cittadino che fa politica e dice quello che pensa liberamente e che, con buona pace di chi vorrebbe intimidirmi, continuerà a farlo”.

Ció che preoccupa Palazzotto è il messaggio che sembra nascondersi dietro a quelle scritte: “Oltre che davanti la scuola di mio figlio sono tutte nei pressi di casa mia a Roma. Un messaggio chiaro anche se non rivendicato: sappiamo dove vivi, dove va a scuola tuo figlio. Insomma non ha un mittente, ma il destinatario è evidente. Se potessi rispondere a questo messaggio, direi solo che non ho paura, che qualsiasi sia il motivo di questa intimidazione ha ottenuto il solo risultato di convincermi che devo impegnarmi di più in ogni battaglia che ho fatto nella mia vita, perché evidentemente a qualcuno qualcosa ha dato fastidio e quindi sono sulla strada giusta. Certo resta la preoccupazione, l’ansia di un genitore che vede suo figlio tirato dentro qualcosa che non lo riguarda, ma insieme a queste la fiducia nello Stato e la certezza che le autorità competenti a cui ho già sporto denuncia – conclude Palazzotto – prenderanno tutte le misure necessarie a garantire la sicurezza di mio figlio e della mia famiglia”.