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domenica, 8 Settembre 2024

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Palermo, spezzato l’albero di Borsellino in via D’Amelio

CronacaPalermo, spezzato l'albero di Borsellino in via D'Amelio

L'ulivo, proveniente da Betlemme, fu piantato per volere della mamma del giudice, nella buca lasciata aperta dall'esplosione del 19 luglio 1992

Un grosso ramo dell’ulivo di via D’Amelio, simbolo della lotta alla mafia, ha perso uno dei suoi grandi rami. Stamani è stato trovato a terra, spezzato non si sa da chi e soprattutto perché. Le ipotesi, in attesa di visionare le telecamere della zona, sono diverse. Quasi escluso che possa essere caduto da solo o per condizioni climatiche avverse. Guardando il ramo, infatti, è facile notare una torsione che potrebbe essere stata provocata dal passaggio di un mezzo o da qualcuno che si è appeso sul ramo per gioco o perché voleva prelevare una talea. Un’ultima ipotesi, ma si tende ad escluderla, è che possa essere stato fatto per sfregio.

L’ulivo di via D’Amelio venne piantumato per iniziativa della mamma del giudice Borsellino che abitava nella casa della figlia Rita. Maria Pia Lepanto fece piantare un esemplare proveniente da Betlemme nella buca lasciata aperta dall’esplosione che fece saltare in aria, uccidendoli, suo figlio Paolo e la scorta.

Proprio oggi, in un evento collaterale della 80ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica de La Biennale di Venezia, verrà proiettato all’hotel Excelsior un docufilm di Giovanni Panozzo dal titolo “Scusa Italia“. Cinque episodi delle durata di 62 minuti in cui si parla di lavoro legato a storie di riscatto sociale, rigenerazione urbana e ambientale, e affermazione della legalità. In una scena si vede il viaggio che ha portato una talea dell’ulivo di Via d’Amelio in una scuola di Lecco, dove è stata ripiantata, dopo aver fatto tappa anche in Vaticano con la benedizione di Papa Francesco. Presenti a Venezia, in rappresentanza della famiglia Borsellino, Marta Fiore, Chiara ed Emilio Corrao, rispettivamente figlia, nipote e genero di Rita Borsellino.

L’intervista ad Onofrio Rota

Onofrio Rota, segretario generale Fai Cisl Nazionale

“Un docufilm che racconta un’esperienza straordinaria partita da Palermo – spiega Onofrio Rota, segretario generale Fai Cisl Nazionale -. Una margotta dalla pianta dedicata a Paolo Borsellino, una piccola piantina che ha fatto un grande percorso, arrivando prima da Papa Francesco per una benedizione e poi a Lecco, percorrendo tutta l’Italia, dove è stata piantata. Oggi a Venezia – conclude Rota – presentiamo il film “Scusa Italia” che parla di buone pratiche, possibilità di rinascita e riscatti”.

Le parole di Adolfo Scotti, segretario generale regionale della FAI CISL SICILIA

“Abbiamo voluto trasmettere ai giovani il testimone della legalità”

Adolfo Scotti

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