sabato, 1 Novembre 2025
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Gli indagati sono accusati di mafia, estorsione, traffico di droga e gioco clandestino

Palermo, nuovo colpo a Cosa Nostra: cinque arresti nell’operazione “Grande Inverno”

I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Palermo hanno eseguito questa mattina cinque ordinanze di custodia cautelare, quattro in carcere e una agli arresti domiciliari, nell’ambito dell’operazione “Grande Inverno”. Le misure, emesse dalla Quinta Sezione per il Riesame dei provvedimenti restrittivi della libertà personale del Tribunale di Palermo lo scorso maggio, sono divenute definitive dopo il rigetto, da parte della Corte di Cassazione, dei ricorsi presentati dagli indagati.

All’operazione hanno partecipato anche i militari delle Compagnie territorialmente competenti, il Nucleo Cinofili di Palermo Villagrazia e alcuni equipaggi del Nucleo Radiomobile, in un’azione coordinata che ha interessato diversi quartieri della città. I cinque destinatari dei provvedimenti erano già stati coinvolti nel maxi-blitz “Grande Inverno” dello scorso febbraio, l’inchiesta antimafia che aveva portato all’arresto di 181 persone appartenenti ai mandamenti di Porta Nuova, Pagliarelli, Tommaso Natale – San Lorenzo e Bagheria.

In quella fase, quattro degli indagati erano stati sottoposti all’obbligo di dimora, mentre il quinto non era stato raggiunto da alcuna misura restrittiva. Tuttavia, a seguito dell’appello presentato dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, il Tribunale del Riesame ha riconosciuto la gravità del quadro indiziario e disposto l’aggravamento delle misure, accogliendo integralmente le richieste della Procura.

Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dai Carabinieri, gli indagati sarebbero coinvolti, a vario titolo, in un articolato sistema criminale riconducibile a Cosa Nostra, accusati di associazione mafiosa, estorsione aggravata, traffico di sostanze stupefacenti, gestione illecita delle scommesse e del gioco clandestino, nonché di detenzione e spaccio di droga in concorso. Tutti i reati contestati sono aggravati dall’aver agito con modalità mafiose e al fine di agevolare l’attività delle rispettive articolazioni territoriali dell’organizzazione.

L’operazione “Grande Inverno” continua così a produrre effetti a distanza di mesi dal maxi-blitz che aveva decapitato alcune tra le più radicate famiglie mafiose del capoluogo siciliano.

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