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venerdì, 18 Ottobre 2024

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Palermo, marciapiede “affollato” in corso Tukory: è un parcheggio abusivo

CronacaPalermo, marciapiede "affollato" in corso Tukory: è un parcheggio abusivo

Nessuno è mai intervenuto per impedire l'accesso ai veicoli che, tra l'altro, provocano danni al marciapiede, rovinato dal continuo passaggio dei mezzi, anche pesanti. Non si capisce perché nessuno intervenga...

Un marciapiede di corso Tukory, all’altezza dell’ospedale dei Bambini, costeggiato dalla corsia degli autobus, è stato trasformato da tempo in un grande posteggio abusivo ed in violazione del Codice della Strada, visto che non ci sono cartelli che ne indichino un uso a tale scopo. Per utilizzare tale parcheggio gli automobilisti si insinuano, trasversalmente rispetto al senso di marcia consentito, sulla corsia destinata ai bus, attraversando con le auto sia i dissuasori che delimitano la corsia preferenziale che le strisce pedonali, introducendosi sul marciapiede attraverso lo scivolo destinato ai pedoni.

In corrispondenza dello scivolo c’è anche la fermata Amat e tale manovra viene effettuata sfiorando pericolosamente la gente in attesa del bus ed i pedoni che transitano sul marciapiede. I numerosissimi  automobilisti indisciplinati utilizzano abitualmente il marciapiede in questione come comoda scorciatoia per raggiungere da corso Tukory via Re Ruggero e via dei Benedettini, senza fare il giro da via Di Cristina. 

L’area è sfruttata in pieno da parcheggiatori abusivi, che obbligano i pedoni a fare lo slalom tra le autovetture e riservando agli stessi solo uno spazio esiguo. La situazione, documentata con innumerevoli foto, è stata più volte denunciata alla polizia municipale ed al Comune da cittadini che rischiano di essere travolti da mezzi di ogni genere. Questi, infatti, percorrono indisturbati ed a velocità sostenuta, come se fossero sulla sede stradale, il marciapiede affollato dai passanti. È evidente che solo per un puro caso fino ad ora non si siano registrati gravi incidenti per i pedoni, continuamente impegnati a schivare i mezzi in marcia.

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