Magiche sere d’estate e d’amore sognai, e di parole soffuse mi inebriai. Palermo–Manchester City è tutta in una frase di una canzone di Simona Molinari. Atmosfera da Champions per una gara che è stata solo un’amichevole. Una partita con una sola storia a livello tecnico, ma con tante sfaccettature, tutte positive, a livello emotivo.
Trentacinquemila cuori per un gala in una sera di agosto, con lo stadio pieno in ogni ordine di posto, si possono vedere solo in piazze come quella di Palermo. Una piazza che ha ingoiato rospi amari negli ultimi tre anni, che ha ferocemente criticato allenatori, giocatori e dirigenti, ma che, come poche altre, sa regalare amore, passione e calore.
Inzaghi e soprattutto Guardiola, nel post-partita, hanno elogiato una squadra e un pubblico che sognano il grande salto, finalmente, per regalare al mondo atmosfere come quelle di ieri sera.
Da punto di vista agonistico – sportivo, ci sono una mentalità diversa, uno spirito battagliero e soprattutto un’idea di gioco, palesata in tutto il precampionato, che lasciano presagire una stagione da protagonisti.
C’è chiaramente ancora da intervenire sul mercato, soprattutto in alcuni ruoli dove mancano alternative ai titolari, ma mai come quest’anno si evidenziano idee chiare su come debba essere strutturato l’organico rosanero. Siamo certi che, da qui all’inizio del campionato, la rosa sarà al completo.
Adesso si farà sul serio, a cominciare dalla Coppa Italia ma soprattutto dalle prime due gare di campionato, da giocare in casa, davanti alla gente di Palermo. Le parole soffuse e i proclami annunciati da ogni protagonista devono tradursi in fatti, lontani da ciò che si è visto — o meglio, non si è visto — da quando il CFG ha preso le redini di questa società.
Aspettiamo con ansia, ma anche con fiducia, il primo trittico di partite vere per poter raccontare quello che ogni tifoso sogna di poter esclamare: «In un solo fiato mi raccontai e, dopo pochi istanti, mi innamorai».