sabato, 20 Settembre 2025
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Palermo, Inzaghi in versione Silvan: battuto il Bari – LE PAGELLE

Palermo – Bari inizia con un momento di apprensione: leggiamo le formazioni e ci troviamo, infatti, Nikolaou. Aguzziamo la vista e ci accorgiamo che il greco, sì, sarà in campo, ma con la maglia del Bari. Per sì e per no, verifichiamo che non ci sia un Banyya qualsiasi da qualche parte. Non c’è e ci tranquilizziamo un po’.

Però c’è il Bari di Caserta e non è un errore geografico: Fabio (Caserta) è l’allenatore dei biancorossi. Le aquile sfidano i galletti e schierano Palumbo e Augello: ce n’è a iosa per un capitolo sull’ornitologia. Com’è, come non è, Palermo – Bari è una di quelle storie che i nonni racconteranno ai nipoti al grido di “io c’ero”. Già li vediamo, canuti tifosi rosanero descrivere con dovizia di particolari ai pargoletti di “quella sera in cui Le Douaron segnò di destro e Gomes di sinistro”. Miracoli.

Nel primo tempo ci provano in tanti bucare Cerofolini. Pronti-via e tocca a Pohjanpalo. Poi Brunori, Palumbo, Ceccaroni e via via fino ad arrivare al dottor Matracia ed a Pasquale il magazziniere. Ogni tanto il Bari s’affaccia dalle parti di Joronen, ma il portiere rosanero mantiene i suoi guantoni belli puliti puliti. Si resta under 0,5 e si va al riposo.

Nella seconda frazione Brunori segna, ma il guardalinee (o assistente, fate voi) alza la bandierina per segnalare fuorigioco. La partita resta impantanata come un’utilitaria qualsiasi a Mondello dopo un acquazzone. La sbloccano prima Inzaghi con i cambi, poi i cambi con i gol (Le Douaron e Gomes). Perenzoni da Rovereto fischia la fine ed il Palermo si gode un effimero quanto orgasmico primo posto in classifica. Proprio come nelle migliori storie. Quella di questo Palermo è ancora tutta da scrivere, ma le prime pagine, picciò, sono belle assai.

Joronen s.v. Il Bari si affaccia dalle sue parti praticamente mai e qualcuno l’ha visto completare tre volte il cubo di Rubik, finire dieci livelli di Candy Crush e leggere due saggi sulla tassonomia cognitiva.

Pierozzi 7. Castra Castrovilli e mostra una spaventosa atleticità per novanta minuti più recupero giocando da braccetto. Mostruoso.

Bani 6,5. Ha meno da fare del solito, BeckenBaniuer, ma infonde ugualmente una preziosa serenità a tutto il pacchetto difensivo. A tutti i tifosi rosanero, in verità.

Ceccaroni 6,5. Prestazione assolutamente in linea con le sue ultime. Attento e concreto.

Gyasi 6. Entra poco nelle zone decisive del campo, ma ci mette tanto fisico e tanta abnegazione. La quantità c’è, adesso puntiamo sulla qualità.

Dal 71° Diakitè 6. Nonostante una condizione non ottimale, il tecnico gli dà fiducia e Baracus torna a fare diligentemente il laterale attuttafascia.

Segre 7. Maratoneta, trascinatore, capopopolo. Difficile farne a meno.

Dal 82° Giovane s.v., ma benvenuto!

Ranocchia 7. Autentico dominatore della linea mediana. Dispensa e smista palloni di destro, sinistro, con le mani dietro la schiena e bendato. Prezioso davanti la difesa, pericoloso quando si affaccia nella metà campo avversaria. Questo Ranocchia 2.0 potrebbe diventare patrimonio dal NonEsco.

Dal 82° Blin s.v.

Augello 6. Nel primo OcchiSpaccanti viene imbavagliato da un sibillino Sibilli che, di fatto, lo emargina dalla manovra rosanero. Nel secondo tempo arremba la nave barese come il pirata Barbanera.

Palumbo 6,5. I suoi piedi incantano e fanno innamorare come poesie di Jacques Prevert o Pablo Neruda. Artista.

Dal 69° Gomes 7. Trova un Palermo un po’ in debito d’ossigeno e lo rianima al meglio. In pieno recupero tira un carroarmato di sinistro che si infila sotto il sette, l’otto, il nove ed il dieci.

Brunori 6,5. Vuole segnare, il capitàno, si vede. Ma un miracolo di Cerofolini ed una posizione di fuorigioco glielo impediscono. Si sacrifica tanto per la squadra.

Dal 71° Le Douaron 7. Entra, tocca un pallone col piede sbagliato ed in mezza girata indovina la buca d’angolo. Re Mida, lèvati ‘i ravanzi!

Pohjanpalo 6,5. Lotta come un leone in mezzo ai difensori pugliesi ed alla fine apparecchia la tavola per il raddoppio rosanero. Il conto, per favore!

Inzaghi 8. Bravo, bravissimo e pure fortunato. In questo momento riuscirebbe in imprese ultraterrene come prenotare una TAC in una struttura pubblica da eseguire entro un mese, percorrere Viale Regione senza prendere scaffe o trovare un parcheggio libero il sabato sera in centro. Mago.

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