“Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”. Così canta Antonello Venditti da trent’anni a questa anni. Di anni ne sono passati meno da quando Mario Alberto Santana fece il suo esordio in maglia rosanero, ma da allora con questi colori e questa città è nato un legame indissolubile.
L’ESORDIO IN ROSA ED IL GIRO D’ITALIA
Ne è passata di acqua sotto i ponti da quel lontano 5 ottobre del 2002. Il Palermo giocava in casa contro il Livorno, ebbe la meglio sui labronici grazie ad un calcio di rigore di Pippo Maniero e Santana fece il suo esordio in maglia rosanero dal primo minuto del secondo subentrando ad Antonino Asta. Da allora – dopo un un anno di prestito in massima serie al Chievo e due stagioni nel Palermo – per l’argentino di Comodoro Rivadavia è stato un peregrinare in lungo e in largo per l’italico stivale calcistico. Sempre in serie A, giocando con le maglie di Fiorentina, Napoli, Cesena, Torino, Genoa.
SERIE B E POI PRO PATRIA
Dopo una breve e fugace apparizione in Portogallo (fra le fila dell’Olhanense) e poi – anche a causa della carta di identità in via di appesantimento – la discesa verso le categorie inferiori, prima con il Frosinone in serie B e poi accettando l’offerta della Pro Patria in serie C. Con la compagine di Busto Arsizio arrivano una retrocessione in Serie D e due stagioni dove a suon di gol accompagna i lombardi nuovamente in terza serie ed a disputare i playoff per la promozione in cadetteria.
TORNA A CASA, MARIO
A trent’otto anni da compiere, però, Santana decide di tornare a casa e la sua casa si chiama Palermo e la sua squadra deve rinascere dopo un doloroso fallimento. L’argentino-palermitano non ha paura di rimettersi in gioco e contribuisce alla rinascrita rosanero fino a quando – nel match interno contro l’Acireale – il tendine d’Achille non fa crac. L’accesso in Serie C del suo Palermo – con il campionato fermato causa Covid – avviene ugualmente e così Santana, a distanza ormai di diciotto anni, può tornare ad indossare la casacca rosanero fra i professionisti.
MATCH-WINNER AL MASSIMINO: UN RICORDO INDELEBILE
Sarà un anno in cui il Palermo – prima allenato da Boscaglia e poi dal suo secondo, Giacomo Filippi – non brillerà particolarmente. Sarà in una sera di maggio del 2021 che terminerà la sua carriera (dopo il playoff perso allo stadio “Partenio – Lombardi” di Avellino). E lo farà con quella camiseta tanto amata e dopo aver siglato in quel campionato un gol storico: la rete con la quale il Palermo vinse il derby del Massimino contro i cugini catanesi grazie ad un arcobaleno di destro al volo e nonostante i rosa fossero in 10 uomini dal 35° del primo tempo.
PALERMO, HAI UN TIFOSO IN PIÙ
Contro la Sampdoria, Santana si è rivisto. Non in campo, sugli spalti. Non comodamente seduto su una morbida poltroncina della tribuna. Ma – come dimostra un video postato sul gruppo Facebook “La voce del Barbera” – in curva, fra i tifosi, fra i suoi tifosi. A cantare e saltare per un amore da sempre ricambiato: il Palermo. Perchè si sa: certi amori non finiscono…