Palermo è piena di sorprese. Alzi la mano chi era a conoscenza che in via Filippo Parlatore, al posto del Liceo Classico Umberto e dell’oratorio della chiesa di Santa Teresa ci fosse un velodromo. Proprio lì, a due passi da Villa Malfitano da un lato e dalla clinica Torina dall’altro, si disputó una sfida epica tra il giovanissimo studente Nino Sofia, che sarebbe diventato un trentennio dopo direttore dello storico quotidiano L’Ora, e il mitico Buffalo Bill.
All’interno di quel velodromo, immerso tra mandarini, arance e limoni della conca d’oro, l’8 febbraio del 1896 alle 15 si sfidarono il colonnello William Cody, eroe americano che aveva deciso di conoscere il mondo portando in giro uno spettacolo itinerante, e un esile studente. Nino Sofia lanció il guanto a Buffalo Bill: il colonnello col suo cavallo, il futuro giornalista in sella alla sua bicicletta. Fu una gara appassionante, con un testa a testa finito però a pochi metri dal traguardo con un incidente. Il cavallo di Cody finì infatti addosso a Sofia. Probabilmente non uno scontro casuale, dovuto al fatto che Buffalo bill proprio non ci stava a perdere.
Il futuro giornalista Sofia, cognome rimasto nella storia del giornalismo palermitano, si ruppe la clavicola ma divenne un eroe cittadino per tanto tempo. Dal 1927 al 1934, in era fascista, Nino Sofia fu direttore del quotidiano L’Ora. Mestiere che tramandó al figlio Marcello, colui che diede per primo la notizia della morte del bandito Salvatore Giuliano, e al nipote Nino Sofia junior.