Palermo de profundis: altra sconfitta col Cittadella, adesso si rischia grosso

Contro i Veneti i rosa hanno perso 2 a 1. Dopo aver pareggiato con Lund, gli uomini allenati da Dionisi sono andati nuovamente sotto al 90esimo con un gol di Masciangelo

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Palermo sconfitta Ceccaroni

Poco conta la cronaca della partita, poco conta se il Palermo oggi ha fatto meglio del Cittadella: ciò che conta davvero è che anche oggi la squadra di Dionisi ha perso. E adesso il rischio è davvero grosso. Altro che obiettivo promozione, altro che playoff: cosa buona e giusta è rendersi conto e prendere definitivamente atto dei propri limiti e cominciare a guardarsi alle spalle. Se la Samp dovesse vincere contro il Pisa (la gara è appena iniziata) i rosa sarebbero ad un solo punto dai playout. Ma a prescindere da come andrà il match, la situazione è davvero grave.

Alessio Dionisi

Il Palermo di Dionisi si dimostra squadra fragile, soprattutto mentalmente. Ma a questo punto, non è solo la testa dei giocatori il problema. C’è una chiara sopravvalutazione di tutto l’organico e della guida tecnica e bisogna porre rimedio nel più breve tempo possibile. Alle porte il calciomercato, ma forse non basta. Le continue scelte un po’ cervellotiche di Dionisi, che cambia in continuazione elementi e continua a fare sostituzioni incomprensibili, forse perché in cerca di una quadra (o di una squadra), fanno capire che il tecnico è in confusione. E forse sarebbe il caso, prima di attingere al calciomercato, di prendere una decisione coraggiosa anche su di lui. Resta? Non resta? La società non ha dubbi e il suo posto è ben saldo? Se così non fosse sarebbe un grave errore non porre rimedio o provvedere ad un eventuale esonero troppo tardi, a mercato chiuso e con la stagione ormai compromessa.

Per dovere di cronaca, il Palermo visto a Cittadella non ha demeritato e, forse, ai punti, avrebbe anche meritato la vittoria. Ma il calcio non è solo statistica. Se non si riesce a mettere la palla dentro, basta un golletto e si rischia di soccombere. E questo è un leitmotiv che si ripete ormai da troppo tempo. Parlare ancora di sfortuna sarebbe superficiale e poco obiettivo. Questa è una squadra che costruisce tanto ma che ha evidenti limiti in fase di realizzazione e grosse lacune in fase difensiva. Non si può aspettare in eterno che la sorte cambi qualcosa, perché il rischio che si possa sprofondare nell’inferno dei playout è più che concreto. E, con tutto il rispetto, questa rosa non sembra assolutamente attrezzata “mentalmente” per combattere una eventuale guerra per non retrocedere. Quindi, ormai dato per scontato l’addio alla serie A, è vietatissimo mollare, perché il campionato di B è ancora lunghissimo e il fiato sul collo di chi sta sotto il Palermo comincia a sentirsi un po’ troppo.