Palermo città abbandonata: un viaggio nel degrado urbano

Tra piazzette iconiche e villette dedicate, l'ex capitale della cultura trasformata in discarica

434

Andare in giro per la città di Palermo è veramente sconfortante e non solo per l’emergenza attuale. Ci sono zone che versano in condizioni di estremo degrado da tantissimi anni, siti che vengono segnalati all’Amministrazione dai cittadini più attenti, che chiedono rispetto e controlli, e che vengono puntualmente ignorati.

Parliamo di piazzette e villette dedicate a personaggi illustri, come Piazzetta Franco Franchi e Ciccio Ingrassia e la villetta dedicata a Domenico Modugno, diventate discariche per i bar vicini, sommerse come sono da una quantità incredibile di bottiglie.

E poi le fontane che decorano la Porta di Vicari, all’ingresso di via Maqueda, divenute da tempo osceni contenitori per la spazzatura.

Se ci addentriamo all’Albergheria lo scenario diventa ancora più raccapricciante. con la villetta dedicata a Maria Concetta Mazzola in piazza Napoleone Colajanni, che appare come una discarica a cielo aperto. E dire che si mobilitò l’intera città per dedicare questo spazio ad una bimba del quartiere, massacrata a quattro anni dai genitori nel 1987. Un luogo della memoria oltraggiato da inciviltà e incuria.

Piazza del Carmine, con il suo ormai celebre capannone, è un letamaio, nonostante inaugurazioni e dichiarazioni di intenti a cui in pochi ormai credono. Tutto intorno, le strade sono costellate da montagne di ingombranti, scaricati dalle ditte di “sbarazzi” provenienti da tutta la provincia, che alimentano il commercio della zona.

Un disastro da piazza Baronio Manfredi a piazza San Francesco Saverio, fino alle discariche a ridosso dell’istituto di Fisiologia dell’Università di Palermo e del museo Geologico Gemmellaro.

Per queste situazioni e per lo stato di grave emergenza in cui versa la nostra città, il prossimo mercoledi 31 luglio i cittadini manifesteranno in piazza Pretoria, portando simbolicamente una scopa, per chiedere pulizia e rispetto a chi ci amministra.