mercoledì, 18 Giugno 2025

Diversi poliambulatori sono al momento non operativi

Palermo, attacco hacker ai centri radiologici: pc, radiografie e dati in ostaggio

Un attacco informatico, a quanto pare di portata nazionale, ha colpito in queste ore i sistemi informatici di numerosi poliambulatori radiologici di Palermo, con conseguenze pesantissime sull’operatività delle strutture e sulla sicurezza dei dati dei pazienti. Anche a Palermo, diversi centri diagnostici sono stati colpiti e risultano al momento non operativi.

Il bersaglio dell’attacco sono i sistemi che gestiscono esami come radiografie, densitometrie ossee, risonanze magnetiche e TAC. In molti casi, i PC risultano completamente bloccati da un virus che cripta i dati e impedisce qualsiasi tipo di attività. l’obiettivo dei pirati informatici sarebbe quello di richiedere un riscatto – come è accaduto in altri casi, probabilmente in criptovaluta – per liberare i file.

La situazione è seria. Alcuni centri sono già stati bloccati, altri per ora funzionano ma sono a rischio. Per paura di essere colpiti, anche qualcuno che al momento non è stato raggiunto ha scelto di staccare ogni connessione con la rete, l’unico modo al momento per proteggersi, isolando i pc e i sistemi”.

L’attacco, di tipo ransomware, non sembra colpire in modo uniforme: alcuni poliambulatori, dotati di sistemi più aggiornati o con protocolli di sicurezza più rigidi, stanno continuando a operare normalmente. Altri, invece, sono stati costretti a fermarsi del tutto, sospendendo le prestazioni e rinviando gli appuntamenti.

Un pc di un centro di radiologia bloccato dagli hacker

“Fortunatamente – dichiara Valentina Cortese, amministratrice della Salus di via Pacinotti – stavolta non siamo stati colpiti. Ci è capitato in passato e siamo corsi ai ripari investendo in sicurezza. E’ un grave problema a cui bisogna porre rimedio e attenzione perché di mezzo non ci vanno solo i centri ma soprattutto i pazienti”.

Rischio per la privacy dei pazienti

Oltre all’interruzione dei servizi, la principale preoccupazione riguarda la privacy dei dati sanitari. Esami, immagini diagnostiche, referti e storici clinici potrebbero finire in mano a criminali informatici o andare irrimediabilmente persi.

A livello locale, molte strutture hanno già avviato procedure d’emergenza, scollegando i sistemi dalla rete internet per evitare il contagio e tentando di recuperare dati da backup, quando disponibili.

Si attende una nota stampa da parte dell’Asp

L’Asp e la Regione Sicilia non hanno ancora emesso comunicazioni ufficiali, ma una nota dovrebbe essere diramata a breve. Il sospetto è che l’attacco faccia parte di un’azione coordinata e pianificata a livello nazionale, forse anche internazionale. Intanto, i pazienti rimangono le vittime invisibili di questa emergenza: visite rinviate, diagnosi in sospeso e incertezza sulla conservazione delle proprie informazioni sanitarie.

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