Peggio di così è difficile fare. Il Palermo visto in queste due prime giornate di campionato appare persino più brutto di quello dello scorso anno. Una squadra senza idee, senza verve e senza coraggio come ha sottolineato nel post partita il suo allenatore. Si può fare di più, si deve dare di più ha detto Dionisi. Ma a chi si riferiva? I giocatori quelli sono, quelli della scorsa stagione più qualche innesto che obiettivamente non ha migliorato il tasso tecnico. Inevitabile pensare che quella frase possa essere rivolta alla società.
Il management del CFG non può essere esente da colpe. L’esperienza dello scorso biennio sembra non avere insegnato nulla se è vero come lo è che a campionato iniziato la rosa a disposizione di Dionisi è palesemente incompleta. Non bisogna essere tecnici o addetti ai lavori per constatare che in ogni reparto manchino quei giocatori che possano essere funzionali al progetto di gioco del tecnico toscano. Adattare due giocatori che hanno sempre giocato a destra nel ruolo di terzino sinistro per sostituire un involuto Lund la dice lunga sulle carenze di organico.
Per non parlare poi dell’intero pacchetto difensivo, reparto che più degli altri necessitava di un restyling e che invece ancora oggi è il tallone d’Achille di questa squadra. Le operazioni di mercato fin qui condotte non ci convincono, di tempo per correre ai ripari ne è rimasto poco e bisogna utilizzarlo nel migliore dei modi. L’operazione non può essere certamente nuovamente romantica o nostalgica.
C’è necessità di altro, di giocatori bravi ed affamati di vittorie, non sicuramente di svincolati o di attratti dall portafoglio del city group. Si convincano Gardini e i suoi che questa piazza seppur paziente e generosa nel sostenere i propri calciatori ha, al contrario di quello che forse pensano, l’ossessione della serie A. Se il pensiero di questa società è diverso, si faccia una riflessione, seria ed onesta con una decisione forte e si vada a piazzare altrove le un’altra bandierina sul mappamondo.