Chi non conosce a Palermo la Pescheria Leto della Zisa? Da Pietro Sardina, che lavorava nell’attività dal 1999 venivano da ogni parte della città, per il pesce fresco ma anche per la gentilezza e la cordialità di Pietro e degli altri collaboratori.
Il proprietario della pescheria é Damiano Leto, che aveva aperto l’attività – inizialmente all’incrocio con via Guglielmo il Buono – nel 1994, ma nel 2018 Leto aveva deciso di dare piena fiducia al suo collaboratore storico, lasciando a lui la gestione. Ieri, Pietro Sardina è morto, dopo un calvario durato mesi, a causa di un tumore. In tanti stamattina si fermano davanti all’attività di via Contessa Giuditta, sorpresi dalle saracinesche chiuse, dai banconi del pesce vuoti e restano sgomenti da quei cartelli “Chiusi per lutto per il nostro Pietro”.
In pochi sapevano della malattia, anche perché Pietro aveva solo 54 anni. Sposato, padre di Salvatore, ufficiale di Marina, è andato via in silenzio, ma da quando la notizia è trapelata le reazioni stanno facendo rumore, soprattutto sui social. Tantissimi i messaggi di cordoglio per lui. Viene descritto come un uomo umile e disponibile: “U papà i tutti” scrive qualcuno, così come veniva chiamato per il suo altruismo.
Adesso che Pietro Sardina non c’è più, la pescheria sarà gestita dalla famiglia Leto.
“Siamo profondamente addolorati per la perdita di Piero, una persona così buona, gentile e dedita al lavoro e alla famiglia – dichiara la consigliera comunale Teresa Leto, figlia di Damiano – . Sono cresciuta con i suoi sorrisi e i suoi abbracci, per me era come uno zio e per mio padre un grande amico. In questi anni non mi ha mai fatto mancare il suo affetto e la sua stima, era fiero di me e del ruolo che ricopro. Con lui se ne va un pezzo di cuore e di storia. Chi lo conosce sa che ha dedicato la sua intera vita al suo amato mestiere, di cui è diventato un maestro. Ci uniamo al dolore della famiglia, a Marinella e Salvo la nostra vicinanza”.
I funerali di Pietro Sardina si terranno giovedì alle 11 nella chiesa di Santa Teresa alla Kalsa.