Palazzo d’Orléans annulla il concorso per i Forestali: nuova selezione nel 2024

Palazzo d’Orléans invia atti a Procura e Corte dei Conti, il Pd critica la decisione

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Renato Schifani

Il concorso per guardie forestali, avviato oltre due anni fa, ha subito una brusca interruzione con l’annullamento da parte del presidente Schifani. Questa decisione è stata presa dopo la verifica di irregolarità emerse durante l’iter, confermando i timori di favoritismi o vantaggi concessi ad alcuni dei vincitori.

La relazione degli ispettori, che ha portato all’annullamento del concorso, sarà inviata alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti, secondo quanto trapelato da Palazzo d’Orléans e ciò segna solo l’inizio delle indagini.

Il lavoro svolto dal segretario generale di Palazzo d’Orleans, Maria Mattarella, e dall’avvocato generale Giovanni Bologna ha evidenziato varie irregolarità. In particolare, la composizione della commissione che ha esaminato gli elaborati dei concorrenti nella prima prova è stata contestata per il ruolo dell’ex direttore generale del Corpo Forestale, Giovanni Salerno; la relazione sottolinea che, avendo saputo fin dall’inizio della partecipazione del figlio al concorso, avrebbe dovuto astenersi dal presiedere la commissione. Inoltre il figlio di Salerno è risultato essere il primo vincitore della prima fase, scatenando varie polemiche che hanno provocato la verifica di Palazzo d’Orléans.

La relazione non entra nel merito di alcune questioni, come il fatto che alcuni concorrenti abbiano risposto correttamente a domande formulate erroneamente. Tuttavia, si concentra sulle falle nel meccanismo di trasmissione delle domande da parte del Formez alla Regione: gli ispettori affermano che la procedura non è stata rispettata, in quanto il materiale è stato inviato a una mail normale dell’assessorato anziché a una mail riservata con codici di accesso e ad uso esclusivo della commissione esaminatrice.

Tutte queste irregolarità hanno portato all’annullamento del concorso, con una perdita di circa 800mila euro. La Regione, se confermerà l’incarico al Formez per la nuova selezione, dovrà mettersi in coda, con una riprogrammazione prevista non prima della seconda metà del 2024.

Il presidente Schifani, pur esprimendo rammarico per i giovani che hanno partecipato con impegno al concorso, ha dichiarato che l’annullamento è l’unica soluzione per ripristinare la legalità e garantire pari opportunità a tutti.

E anche per il presidente della commissione Antimafia, Antonello Cracolici «resta l’amarezza per chi ha partecipato e ha versato 10 euro e per la figuraccia del primo concorso, dopo tanti anni, naufragato per irresponsabilità della macchina regionale». Cracolici aveva avviato in commissione una indagine sul concorso: «Adesso occorre rimuovere tutti i vizi che sin dall’inizio gravavano sul concorso, anche individuando i responsabili che non sono soltanto a carico della commissione ma dell’intera procedura portata avanti dal Formez e dal dipartimento funzione pubblica».

Il Partito Democratico ha attaccato la decisione, chiedendo che il governo regionale si assuma la piena responsabilità politica dell’accaduto.