L’oblio oncologico diventa finalmente legge anche in Italia. Dopo un lungo percorso parlamentare, il Senato ha confermato con 139 voti favorevoli la decisione della Camera, dando via libera unanime al disegno legislativo. Ora si apre la strada ad una nuova era di diritti e tutela per coloro che hanno superato la difficile battaglia contro il cancro.
Una vittoria per la civiltà
Il Ministro della Salute Orazio Schillaci ha definito questa legge come una legge di civiltà. Questa iniziativa è stata fortemente sostenuta dal Governo e ha ricevuto il plauso non solo dagli addetti ai lavori, ma anche dalle associazioni oncologiche e dai medici. Il ministro Schillaci ha ringraziato i parlamentari di tutte le forze politiche per il loro contributo a restituire alle persone guarite dal cancro la possibilità di vivere senza barriere e discriminazioni.
Un milione di italiani beneficiari dell’Oblio oncologico
Sono circa un milione gli italiani che saranno coinvolti da questa nuova legge, poiché vengono considerati guariti da patologie oncologiche. Questo atto legislativo si rivolge a garantire che questi cittadini non siano più soggetti a discriminazioni nella vita sociale, professionale e familiare.
Norme avanzate per la tutela degli ex pazienti
La legge prevede il divieto di richiedere informazioni sulla precedente patologia oncologica dopo 10 anni dal termine dei trattamenti, a meno che non vi sia una recidiva durante questo periodo. Per i pazienti con diagnosi antecedente ai 21 anni, questo limite è ridotto a 5 anni. La legge non si limita alla sfera finanziaria e assicurativa ma si estende anche alla tutela nei procedimenti di adozione e in sede concorsuale, soprattutto laddove sia richiesta un’idoneità fisica.
Avanti rispetto ad altri Paesi
Un disegno di legge precursore rispetto ad altri Paesi e che segue altre normative già adottate in alcuni Paesi europei. Previste inoltre ulteriori misure per ridurre i tempi di attesa in base alla specifica patologia oncologica, attraverso tabelle stabilite da un tavolo tecnico del Ministero della Salute.