giovedì, 25 Settembre 2025
Il Quotidiano di Palermo - Testata telematica registrata al Tribunale di Palermo n.7/2025 Direttore responsabile: Michele Sardo

Lo SNALS punta il dito contro quella che definisce una gestione “inerte e dilatoria”

Nuovo crollo al Policlinico, il sindacato denuncia: “Inerzia e gravi omissioni”

Ancora un crollo al Centro Prelievi dell’A.O.U.P. “Paolo Giaccone” di Palermo. A denunciarlo, con toni durissimi, è lo SNALS Università che parla di “grave reiterazione di episodi” e chiede un intervento immediato delle autorità competenti.

Secondo quanto riportato dal sindacato, nei locali dell’ex O.R.L., recentemente adibiti a Centro Prelievi, si sarebbe verificato un nuovo cedimento dei pannelli del controsoffitto, a pochi mesi di distanza da un episodio analogo già segnalato con nota sindacale del 1° settembre 2025. Anche questa volta, sottolineano i rappresentanti dei lavoratori, il rischio ha riguardato personale sanitario, pazienti e studenti.

La denuncia non si limita all’aspetto tecnico. Lo SNALS punta il dito contro quella che definisce una gestione “inerte e dilatoria” da parte dell’amministrazione del Policlinico, incapace di garantire una reale messa in sicurezza degli ambienti. Parole dure sono rivolte anche agli organi istituzionali di vigilanza che, a detta del sindacato, non avrebbero effettuato controlli mirati e tempestivi, così come previsto dalla normativa vigente.

«Ci chiediamo – scrivono i rappresentanti Giovanni Madonia Ferraro e l’avvocato Giovanni Provenzani – se davvero si debba attendere che ci scappi il morto prima di vedere azioni concrete».

Il riferimento normativo, spiegano, è chiaro: il D.Lgs. 81/2008 stabilisce l’obbligo inderogabile di valutare i rischi e predisporre misure preventive; il nuovo Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 36/2023) disciplina responsabilità e controlli in fase di progettazione ed esecuzione; il Codice Penale, agli articoli 437 e 451, punisce omissioni dolose o colpose delle cautele contro gli infortuni.

Per il sindacato, quindi, non si tratta di un semplice problema strutturale, ma di una “catena di responsabilità giuridiche e morali” che non può più essere elusa. Da qui la diffida rivolta all’Amministrazione del Policlinico affinché sospenda immediatamente le attività nei locali a rischio fino a quando non sarà certificata la loro idoneità strutturale. Contestualmente, viene sollecitato l’intervento di NAS, Vigili del Fuoco, ASP, Prefettura e Assessorato regionale.

“La sicurezza – ribadisce lo SNALS – non è negoziabile né rinviabile. Se si continuerà a ignorare i segnali, le responsabilità saranno chiare e indelebili”.

Il sindacato avverte che, in caso di ulteriori indugi, procederà con iniziative giudiziarie e sindacali a tutela della salute pubblica e degli operatori.

22.7 C
Palermo

Seguici sui social